Pedrinelli Mario Vittorio Rocco

n. busta
84
n. fascicolo
2511
Primo estremo
1923
Secondo estremo
1932
Cognome
Pedrinelli
Nome
Mario
Altri nomi
Vittorio Rocco
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1895/08/16
Livello di istruzione
diploma
Professione
impiegato
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Ciserano (Bg) il 16.8.1895, vive a Treviolo (Bg), nel 1914 interrompe gli studi classici. Chiamato di leva il 24.5.1915, è in prima linea sul Col di Lana, dove viene ferito e mutilato il 28.10.1915, passando di ospedale in ospedale fino al marzo 1919. Al rientro nella vita civile organizza varie sezioni di ex-combattenti nel mandamento di Verdello. Per anni, nel dopoguerra, è consigliere e sindaco della Associazione Provinciale Mutilati di Bergamo. Prende parte a molte azioni fasciste contro popolari e socialisti nella zona di Verdello. Con una lista mista di combattenti e nazionalisti nel 1921 viene eletto sindaco di Ciserano, rimanendo in carica dal 1921 al 1924. È iscritto al movimento fascista dal 20.11.1920, al Pnf dal 1922 e alla Mvsn dalla fondazione (1923). In parallelo, dal 1922 al 1924 è segretario politico della prima sezione fascista costituita a Ciserano. È corrispondente da Ciserano del giornale fascista «Il Gagliardo» e poi de «La Voce di Bergamo». Nel 1924 emigra in Francia, dove fa parte della sezione fascista di Agen e da dove rientra nel 1927. Dal 1927 è Capo Manipolo della Mvsn ed è ufficiale informatore dell’ufficio politico della Mvsn. Nel 1928 risiede a Zogno, dove lavora nell’amministrazione comunale fino al 1929, quando si trasferisce a Treviolo come segretario comunale. Denunciato nel 1923 in modo anonimo come popolare o comunista. In una lettera al questore di Bergamo scritta da Treviolo l’11.5.1932, Pedrinelli sospetta che l’autore della denuncia sia l’ex-maresciallo dei carabinieri di Verdello, Guarnieri, forse per vendetta, dato che nel 1923 era stato denunciato da Pedrinelli per aver sostenuto i popolari e i socialisti a Ciserano e Verdello ed era contro i fascisti della zona, “che operavano pel risanamento della zona al Comando dell’on. Ceserani comm. Tobia di Caravaggio”. In seguito alla denuncia ai suoi danni, il maresciallo viene trasferito appunto nel corso del 1923 e in seguito congedato dall’Arma. Radiato nel 1930, l’11.5.1932 Pedrinelli chiede la totale cancellazione del suo nominativo dall’elenco dei sovversivi. Radiato nel 1932. (G. Mangini)
Familiari
Pedrinelli Luigi (padre)
Nato nel 1856, fattore.
Capelli Caterina (madre)
Pedrinelli Angelo Francesco Giovanni (fratello)
Nato a Ciserano il 12.7.1882.
Pedrinelli Lucia Giuditta Maria (sorella)
Nata a Ciserano il 27.6.1884.
Pedrinelli Leonilda Maria Anna (sorella)
Nata a Ciserano l’8.6.1886.
Pedrinelli Margherita Maria (sorella)
Nata a Ciserano il 21.5.1888.
Pedrinelli Adriano Leone Tranquillo (fratello)
Nato a Ciserano il 7.9.1890.
Pedrinelli Stefano Crescenzio Ettore (fratello)
Nato a Ciserano il 19.4.1893, morto il 7.2.1896,
Pedrinelli Stefano Clemente (fratello)
Nato a Ciserano il 10.2.1898.
Pedrinelli Teresa Luigia (sorella)
Nata a Ciserano il 10.5.1900.
Luoghi di residenza
Treviolo Lombardia Italia ( - 1921) Ciserano Lombardia Italia (1921 - 1924) Agen Nuova Aquitania Francia (1924 - 1927) Zogno Lombardia Italia (1927 - 1929) Treviolo Lombardia Italia (1929 - )
Fatti notevoli
1915
Chiamato di leva il 24.5.1915, è in prima linea sul Col di Lana, dove viene ferito e mutilato il 28.10.1915.
Al rientro nella vita civile organizza varie sezioni di ex-combattenti nel mandamento di Verdello, è consigliere e sindaco della Associazione Provinciale Mutilati di Bergamo, prende parte a molte azioni fasciste contro popolari e socialisti nella zona di Verdello.
1921 - 1924
Con una lista mista di combattenti e nazionalisti nel 1921 viene eletto sindaco di Ciserano, rimanendo in carica dal 1921 al 1924
Nel 1924 subisce una denuncia anonima, che lo accusa fi essere antifascista.
In rubrica di frontiera
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1930