Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Sabbio Bergamasco (Bg) l’1.10.1885, sacerdote, popolare. Ostile alla prima guerra mondiale, è accusato di “propaganda disfattista” e per questo viene allontanato dalla parrocchia di Paladina (Bg). Trasferito a Bonate Sotto (Bg), vi svolge propaganda antifascista nelle fila dei popolari. La sera del 2.4.1923 si trova nella sede del fascio di Bonate “fra i più scalmanati e nel mentre venivano feriti dei fascisti tra i quali il Comandante del Manipolo Masper Giuseppe di Bonate Sotto”. Riguardo alla vicenda qui sopra citata, il 21.6.1923 i Cc di Bergamo informano la Questura che “i responsabili diretti furono processati, sembra però che l’anima ed il vero responsabile del tumulto fu il don Rovaris con la sua opera istigatrice”. Il 26.1.1931 i Cc di Bergamo informano la Questura che don Rovaris “in questi ultimi anni, e specie dopo la conciliazione, ha dato prova di ravvedimento, sia prendendo parte a tutte le cerimonie di carattere patriottico, sia dimostrando pubblicamente in ogni occasione di essere favorevole al Governo Nazionale Fascista”. Radiato nel 1931. Il 18.4.1937 fa il suo ingresso nel paese di Bolgare (Bg) come parroco, dove per 31 anni è molto attivo, in particolare negli anni Cinquanta, nel migliorare la chiesa (affreschi, cantoria, sagrestia, organo) e il beneficio parrocchiale. Morto il 29.12.1968 in chiesa a Bolgare subito dopo la messa, è sepolto nel cimitero municipale. Sulla figura di don Rovaris, tuttavia, è utile consultare il breve ma preciso profilo biografico alle pp. 93-95 del libro Curtarelli 2018. (G. Mangini)