Salvioni Biagio Giovanni Zaccaria

n. busta
105
n. fascicolo
3175
Primo estremo
1923
Secondo estremo
1940
Cognome
Salvioni
Nome
Biagio
Altri nomi
Giovanni Zaccaria
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1899/03/02
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
contadino
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Stezzano (Bg) il 3.2.1899, contadino, antifascista. Insieme ad Angelo Bonacasa (del quale però non è presente il fascicolo) viene arrestato dai Cc di Stezzano il 7.5.1923 per vilipendio alle istituzioni perché sorpreso a cantare l’’Internazionale’, ‘Bandiera Rossa’ e a inneggiare a Lenin gridando ‘Abbasso il Re’. Nel 1925 emigra in Francia, a Longwy, con la moglie Luisa Simon (di Pellegrino e Maria Moré, n. Traso, Genova, nel 1902), dalla quale ha due bambini. Nel 1928 viene iscritto in BR. La moglie e i figli rientrano dalla Francia nel febbraio 1929 e vanno a risiedere a Stezzano presso la famiglia del marito, alla Cascina di Mezzo. Salvioni rientra a Stezzano in occasione della morte del padre il 18.7.1930, munito di un passaporto speciale per i sovversivi, per via del fatto che pare abbia frequentato ‘il noto Regini’. Il passaporto viene rilasciato dalla R. Agenzia Consolare di Nancy. Rientra in Francia il 22.7.1930. A seguito di ciò, il 30.9.1930 viene depennato dal BR e iscritto in RF. Nell’aprile 1936 risiede a Montréal du Gers (Linguadoca-Rossiglione), località Roue. Nel dicembre 1940 risulta ancora in Francia. Cpc, b. 4555, 1928-1940. (G. Mangini)
Familiari
Salvioni Rocco (padre)
Nato nel 1870, morto nel luglio 1930, contadino.
Paratico Elisabetta (madre)
Contadina.
Salvioni Francesco Giovanni (fratello)
Nato a Stezzano il 7.6.1897.
Salvioni Santa Maria (sorella)
Nata a Stezzano il 24.11.1900.
Simon Luisa (moglie)
di Pellegrino e Maria Moré, nata a Traso (Ge) nel 1902.
Luoghi di residenza
Stezzano Lombardia Italia (1899 - 1925) Longwy Grand Est Francia (1925 - ) Montréal Occitania Francia località Roue
Fatti notevoli
1923/05/07 - 1923/05/07
Viene arrestato dai Cc di Stezzano il 7.5.1923 per vilipendio alle istituzioni perché sorpreso a cantare l’’Internazionale’, ‘Bandiera Rossa’ e a inneggiare a Lenin gridando ‘Abbasso il Re’.
Relaz. con altri soggetti
Bonacasa Angelo
In rubrica di frontiera
Informazioni
1930
In bollettino ricerche
Informazioni
1928
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 4555, Fascicolo