Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Nembro (Bg) il 25.2.1889, sospetto politico, riformato dal servizio militare per miopia. Dal 1932 lavora come piazzista per l’Istituto Geografico De Agostini di Novara, e dal gennaio 1937 risiede a Milano in via Vettor Pisani 8. Padre di 6 figli, è vedovo di Maria Pizzigalli, in seconde nozze sposa Dina Perelli, di Rinaldo, da cui però si separa. Secondo la relazione inviata dal questore di Milano, Laino, al prefetto di Bergamo, Savoldi è coinvolto in una vicenda di truffe e speculazioni relativa a trasporti di camion in Eritrea. Viene assegnato al confino di polizia a Pisticci per 3 anni dalla Commissione Provinciale di Milano il 9.1.1937 come elemento pericoloso per gli ordinamenti politici dello Stato. Giunto al confino, nel febbraio 1937 chiede di corrispondere con il suocero rag. Rinaldo Perelli, residente a Milano in piazza Emilia 9; con il figlio Vittorino, Milano via Vettor Pisani 8; con le sorelle Anna Maria, Teresa e Luigia, con l’avv. Filippo De Bernardi, Milano, Galleria del Corso 4; con Salvatore Cammarota, confinato politico a Satriano di Lucania. Nel marzo 1937 gli viene concesso di corrispondere solo con la sorella Teresa. Liberato prima della scadenza dei termini, nel marzo 1941 risiede a Milano in via Gluck 23 e lavora all’Istituto Editoriale Italiano di Bernardo Carlo Tosi in via Lazzaroni 10. Viene vigilato. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia in doppia posa del 1937. (G. Mangini)