Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Nembro (Bg) il 12.8.1904, comunista. Già residente in Francia dal 1925, rimpatria nel 1927, si sposa nel 1928, torna in Francia nel 1929 dove risiede nei dintorni di Parigi, mentre la moglie rimane in Italia. Nel 1931 torna in Italia per prendere la moglie, la quale però rientra già nel settembre 1931 per partorire per la seconda volta. In Francia lavora come muratore dipendente, poi si mette in proprio. Accusato dalla polizia francese di essere propagandista comunista, la sera dell’1.10.1939 la sua casa viene perquisita dagli agenti francesi, che lo picchiano e lo portano in prigione, dove sta 74 giorni prima del processo, in seguito al quale viene condannato a 30 giorni di prigione per oltraggio. Viene liberato il 14.12.1939. Il 10.5.1940, con moltissimi altri italiani, è ancora fermato per essere inviato nel campo di concentramento di Vernet (dipartimento Ariège, regione Occitania), da dove viene liberato il 9.5.1941. In un campo vicino al suo erano presenti anche stranieri che avevano fatto parte delle Brigate Internazionali in Spagna, mentre nel suo campo non c’erano politici, la sola ragione della reclusione era l’italianità. Rientra in Italia l’11.5.1941 dal confine di Mentone, dove viene subito fermato dagli agenti di Ps, che lo trattengono in carcere. Liberato il 7.6.1941, raggiunge Nembro dove risiede presso la madre. Il suo nome è nell’elenco di italiani internati o detenuti in Francia appartenenti a partiti estremisti che hanno chiesto di far ritorno in Italia, l’elenco è trasmesso alle autorità francesi dalla Commissione Italiana di Armistizio. Nel fascicolo è presente una sua foto del 1941, riprodotta dalla Questura di Milano il 4.7.1941. Cpc, b. 4636, fasc. 074540, 1940-1941. (G. Mangini)