Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Stezzano (Bg) il 18.5.1889, domiciliato a Curdomo, muratore, antifascista. Tra il 1908 (2 mesi e 2 giorni) e il 1909 (10 giorni) subisce due condanne (resistenza all’autorità e lesioni personali). La sera del 12.11.1939, ubriaco, impreca contro Mussolini in una via di Curdomo, dicendo “Che crepi quel vigliacco di Mussolini, quello schifoso, gli venga un cancro”. Le grida vengono sentite dai fascisti Clemente Brembilla, Ambrogio Brembilla e Angelo Battaglia, tutti di Curdomo, che ne informano il segretario politico fascista Aldo Crespi, che a sua volta chiede due agenti alla Questura per fermare Scarpellini. Interrogato, questi dichiara di non ricordare nulla dell’accaduto perché del tutto ubriaco e di non aver mai avuto in precedenza alcuna questione con i testimoni dell’accaduto. Il 5.12.1939 viene condannato a 2 anni di confino in quanto “pericoloso per l’ordine nazionale”. La destinazione del confino è a Pisticci (Mt), da dove nel marzo 1940 inoltra istanza di grazia per poter tornare ad occuparsi della sua famiglia. La domanda viene accolta nel giugno 1940 con la condizionale. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia. Cpc, b. 4673, fasc. 139702, 1939-1941. (G. Mangini)