Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Alzano Maggiore (Bg) il 15.3.1906, risiede a Bergamo in via Sant' Alessandro 14, operaio alla Dalmine. Il padre, iscritto al fascio dal 1923, è Capo stazione principale della ferrovia Valle Brembana, suo fratello è iscritto nelle associazioni fasciste. Nell’aprile 1932 viene accusato di manifestazioni sovversive, cioè di aver preso in giro il fascista Giuseppe Frigeni, di Sforzatica (Bg), il 30.4.1932 dicendogli “Domani 1° Maggio è la nostra festa e canteremo bandiera rossa”. Da parte sua, durante l’interrogatorio a cui viene sottoposto, Schweiger afferma invece di aver detto in tono scherzoso a Frigeni: “Domani canta bandiera rossa, che dopo ti faranno venire l’uccello nero”, avendo sentito dire che in precedenza Frigeni era stato picchiato riportando lesioni al pene. Dopo essere stato picchiato dai fascisti Forlini e Papini il 2.5.1932 all’uscita dallo stabilimento, Schweiger si licenzia dalla Dalmine e trova lavoro a Bergamo alla ‘Società Anonima Assicurazioni e Riassicurazioni Ancora Italiana’ di via Broseta 6. Detenuto nelle carceri giudiziarie dal 6.5.1932, il 25.6.1932 viene assolto dall’accusa di manifestazioni sovversive per non aver commesso il fatto. (G. Mangini)