Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Verdello (Bg) il 5.12.1859, operaio. Il Tribunale di Bergamo il 9.8.1878 lo condanna a 6 mesi di carcere e 1 giorno di arresto per lesioni seguite da morte. Lo stesso Tribunale l’8.1.1883 lo condanna a 3 mesi di carcere per oltraggio, mentre il pretore di Sampierdarena lo condanna a 5 giorni di arresto per ingiuria e a 3 giorni di carcere per ferimento. Trasferitosi in Francia per sfuggire alla coscrizione, si stabilisce a Marsiglia dove, secondo un’informativa del Consolato generale italiano di Marsiglia, manifesta apertamente idee anarchiche e frequenta assiduamente le conferenze di Sébastien Faure. Sposa Bianca Viale, di Ventimiglia (Im). A Marsiglia nascono i figli Francesca, Luigi Domenico, Camilla Teresa, Domenico, Camilla Maria e Felice Dionigi, gli atti di nascita dei quali, tranne quello di Francesca, vengono trasmessi all’anagrafe di Verdello. In seguito i figli ottengono la cittadinanza francese o, come è scritto nei documenti di polizia conservati nel fascicolo, vengono ‘naturalizzati’ francesi. Il 13.6.1890 Scotti è condannato in contumacia ad un anno di carcere dal Tribunale Militare di Milano per non aver risposto alla chiamata di leva della sua classe. Nel febbraio 1894, per ordine del Ministero dell’Interno francese viene espulso da Marsiglia quale anarchico, consegnato all’ufficio di Ps di Ventimiglia e tradotto a Milano a disposizione dell’avvocatura militare. Ai primi di luglio del 1894 risulta trasferito a Genova come negoziante di formaggi. Nel settembre 1894 sposta la sua attività a Rivarolo Ligure, un sobborgo di Genova. A fine secolo emigra di nuovo in Francia, tanto che nel 1898 il Consolato italiano di Marsiglia lo segnala ancora per le sue tendenze anarchiche. Viene inserito in BR nel 1928 come anarchico. Nel gennaio 1929 risulta ancora residente a Marsiglia dove lavora come manovale. Radiato nel 1943. Cpc, b. 4713, fasc. 014651, 1928-1943. (G. Mangini)