Sogliacchi Giulio Candido


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n. busta
111
n. fascicolo
3329
Primo estremo
1927
Secondo estremo
1945
Cognome
Sogliacchi
Nome
Giulio
Altri nomi
Candido
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1874/07/25
Luogo di morte
Brescia
Data di morte
1945/01/24
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
falegname
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato ad Ambivere (Bg) il 25.7.1874, falegname, antifascista, risiede a Brescia. Lascia Ambivere a 3 anni con la famiglia perché il padre si trasferisce a Bergamo come casellante ferroviario. Nel fascicolo Sogliacchi viene definito come vedovo e padre di 3 figlie, in realtà gli agenti della Questura fanno confusione tra la sua situazione (ha una sola figlia, nata nel 1914 fuori dal matrimonio e riconosciuta nel 1921) e quella del fratello, che effettivamente ha 3 figli (due femmine e un maschio). L’equivoco, molto probabilmente, è dovuto al fatto che il fratello ha un nome molto simile al suo, dato che si chiama Candido Giovanni Giuseppe. Dopo un periodo di convivenza Giulio Candido si sposa con Iole Martinotti di Brescia (n. 1891), dalla quale prima del matrimonio aveva avuto ha una figlia, nata il 22.1.1914 e riconosciuta dalla madre con il nome di Silvia Ines Martinotti. Il 16.2.1921 viene riconosciuta dal padre dopo il matrimonio con Iole Martinotti. Nel corso degli anni Sogliacchi subisce numerose condanne per piccoli reati: il 3.12.1910 la Corte d’Assise di Brescia lo condanna a 5 anni e 8 mesi per omicidio preterintenzionale e porto di rivoltella (liberato con la condizionale il 20.6.1914); il 3.7.1914 la Pretura di Chiari (Bs) lo condanna a 3 mesi per furto; il 18.10.1918 il Tribunale di Brescia lo condanna a 5 mesi, 1.200 lire di multa e ad 1 anno di vigilanza speciale per spaccio di denaro falso; il 21.6.1922 la Pretura di Brescia lo condanna a 2 mesi e 5 giorni per contravvenzione alla vigilanza speciale; il 28.2.1923 la stessa Pretura lo condanna a altri 70 giorni ancora per contravvenzione alla vigilanza speciale; il 7.11.1923 la Pretura di Brescia lo condanna a 1 mese per furto; il 21.6.1927, il Tribunale di Brescia lo condanna a 6 mesi e 500 lire di multa per offese a Mussolini. Disoccupato, senza fissa dimora (passa le notti nel dormitorio pubblico di Brescia), il 16.5.1938 a Brescia il tenente Orlando Camilletti, dei Cc locali, nota Sogliacchi su una panchina di piazza Tebaldo Brusato che, ubriaco, dice di Mussolini: “lui fa i viaggi a Firenze e Genova, va a fare i discorsi, mentre noi qui si muore di fame” e lo porta in caserma. Già segnalato come antifascista nel 1936, per via dei suoi numerosi precedenti viene definito “ozioso e vagabondo dedito ai delitti contro la persona e il patrimonio”. Il 10.6.1938 la Commissione Provinciale di Brescia per le sue offese al capo del governo lo assegna al confino per 3 anni a Carlopoli (Cz), dove viene mandato il 15.6.1938. Il 10.1.1940 viene prosciolto anticipatamente dal confino e rimpatriato a Brescia, dove giunge il 31.1.1940 e alloggia al dormitorio pubblico di via S. Paolo. Muore a Brescia il 24.1.1945. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia in triplice posa. Cpc, b. 4855, fasc. 062837, 1927-1945. (G. Mangini)
Familiari
Sogliacchi Giulio Candido (padre)
Casellante ferroviario.
Sangalli Carolina (madre)
Martinotti Iole (moglie)
Nata a Brescia nel 1891.
Sogliacchi Silvia Ines (figlia)
Nata a Brescia il 22.1.1914, si sposa a Brescia il 28.2.1935 con Pilade Pietro Bollini e muore a Brescia il 24.6.2000.
Sogliacchi Estella (sorella)
Nata a Chiari nel 1887, sposata con Faustino Bocchiardi (morto il 23.3.1921), morta a Brescia il 3.8.1919.
Sogliacchi Candifdo Giovanni Giuseppe (fratello)
'Inverniciatore', nato ad Ambivere il 16.6.1876, sposato a Brescia il 24.6.1901 con Antonia Soardi (morta il 14.6.1910), dal matrimonio nascono: Angela, nata a Brescia il 27.1.1903, sposata a Chiari (Bs) il 12.8.1929 con Paolo Stefano Baresi; Carolina, nata a Brescia il 14.4.1906 e morta subito dopo la nascita; Carlo Cesare, nato a Brescia il 23.4.1907 e morto subito dopo la nascita.
Luoghi di residenza
Ambivere Lombardia Italia (1874 - 1877) Bergamo Lombardia Italia (1877 - ) Brescia Lombardia Italia ( - 1938) Carlopoli Calabria Italia confino politico (1938 - 1940) Brescia Lombardia Italia (1940 - 1945)
Fatti notevoli
1938/05/16 - 1938/05/16
Il 16.5.1938 a Brescia il tenente Orlando Camilletti, dei Cc locali, nota Sogliacchi su una panchina di piazza Tebaldo Brusato che, ubriaco, dice di Mussolini: “lui fa i viaggi a Firenze e Genova, va a fare i discorsi, mentre noi qui si muore di fame” e lo porta in caserma.
Sanzioni subite
confino politico (1938/06/10 - )
Il 10.6.1938 la Commissione provinciale di Brescia per le sue offese al capo del governo lo assegna al confino per 3 anni a Carlopoli (Cz), dove viene mandato il 15.6.1938. Il 10.1.1940 viene prosciolto anticipatamente dal confino e rimpatriato a Brescia.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1945
Documentazione allegata
fotografie scattate dagli organi di polizia
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 4855, Fascicolo 062837