Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Brignano Gera d’Adda (Bg) il 3.10.1901, operaio metallurgico negli stabilimenti della Dalmine, iscritto al Pnf dal 1922 ma antifascista. Suo fratello Guido Mario, arruolato nel 114° Reggimento Fanteria, muore il 2.11.1916 combattendo sul Carso nella prima guerra mondiale. Nella notte del 4.11.1939, entrato ubriaco nel dopolavoro di Brignano, grida: “Sono fascista della prima ora e non di quelli che si sono iscritti dopo che valgono niente al mio confronto e mi sento superiore al Duce”. “Due persone meriterebbero di essere impiccate: Mussolini ed Hitler”; “Andrei volentieri a combattere contro i tedeschi che uccisero mio fratello”. La denuncia ai Cc viene fatta da 3 persone presenti nel locale: Francesco Peverata e i fratelli Paolo e Giovanni Cagnola, tutti residenti a Brignano. Denunciato alla Commissione Provinciale per il confino di polizia, il 5.12.1939 è condannato ad un anno di confino. Inviato ad Altomonte (Cs), il 25.1.1940 viene graziato per un atto di clemenza del duce. Nel 1941 dovrebbe recarsi in Germania per lavoro ma poi non parte. Nel marzo 1943 risiede sempre a Brignano in via Arnaldo Mussolini 8. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia che lo ritrae in tutta la figura, in piedi, appoggiato con il gomito sinistro ad un mobile, con vestito elegane. Cpc, b. 2717, 1939-1941. Un fascicolo a suo nome è conservato nel fondo ‘Confino di polizia’ dell’ACS, b. 552, n. 8378. (G. Mangini)