Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Mapello (Bg) il 4.3.1876, domiciliato a Bonate Sotto (Bg), vive con la sorella Aquilina, è esercente di un’osteria in contrada Mezzovate 4. Secondo i Cc di Bergamo che ne scrivono alla Questura il 21.6.1923, “appartiene al partito social-cristiano”, cioè è un esponente del partito popolare, con il quale nel 1923 viene eletto sindaco di Bonate Sotto, inoltre è consigliere della sezione di Bonate Sotto dell’Unione Reduci di Guerra, poi disciolta dal fascismo. Nell’aprile 1923 nasconde a casa sua Giacomo Esposito, accusato di avere ferito il fascista Carlo Bonifacio. Agazzi viene denunciato per favoreggiamento. il contesto di tale denuncia è quello dei “noti fatti di Bonate Sotto avvenuti nell’aprile u.s.”. I presupposti per la denuncia sono una confidenza e due dichiarazioni. La confidenza è quella fatta dal fascista Rodolfo Masper di Bonate Sotto (di Giuseppe e Caterina Berretta, nato a Bonate Sotto il 29.7.1896) al tenente dei Cc Mario Martino, il quale nel verbale di denuncia del 7.4.1923 scrive che “da confidenze verbali fatteci da Masper Giuseppe (..) siamo venuti a conoscenza che Agazzi Vittore fu Giovan Battista il giorno 3 aprile 1923, tenne rinchiuso nella propria abitazione tal Esposito Giacomo di Giovanni e di Teoldi Caterina, nato il 7 ottobre 1896 a Bonate e ivi domiciliato, allo scopo di sottrarlo alle ricerche dell’Autorità siccome responsabile del reato di cui all’articolo 378 C.P.”. Le due dichiarazioni sono entrambe del 5.6.1923: quella del carabiniere che si è recato a casa di Agazzi e quella dello stesso Agazzi. La prima, dattiloscritta e firmata dal carabiniere a piedi Natale Danesi della stazione dei Cc di Ponte S. Pietro, dice:
“Il giorno 3 aprile 1923 mi trovavo di servizio a Bonate Sotto unitamente al carabiniere Guaini Battista ed eravamo alla ricerca di tale Esposito Giacomo, siccome imputato di ferimento avvenuto in conflitto in persona del fascista Bonifacio Carlo. Il Signor Masper Giuseppe Comandante il Manipolo di Bonate Sotto della M.V.S.N. ci riferì che l’Esposito si nascondeva nella casa del Sindaco Agazzi Vittore. Portatici in detta abitazione verso le ore 17 del giorno 3 suddetto chiedemmo all’Agazzi dell’Esposito e dall’Agazzi stesso ci fu risposto che l’Esposito, aveva abbandonato la sua abitazione sin dal mattino verso le ore 12. All’atto della nostra entrata nell’esercizio abbiamo visto la sorella del sindaco Agazzi Aquilina, correre verso una porta al lato posteriore della casa, che dà accesso ai campi. Letto fatto il giorno 5 giugno 1923 nella caserma della Stazione di Ponte S. Pietro e conferma mi sottoscrivo Danesi Natale carab. a p.”.
La seconda dichiarazione, rilasciata da Agazzi alle ore 19 del medesimo 5.6.1923, contiene una diversa versione circa l’orario in cui sono avvenuti i fatti in questione:
“Il giorno 3 aprile u.s. dalle ore 8.30 alle ore 17 circa ho tenuto nell’esercizio da me condotto e nella mia abitazione, annessa allo stesso, tal Esposito Giacomo di Giovanni, il quale mi raccontò che la mattina del 3 suddetto era stato bastonato da alcuni fascisti. Non ero a conoscenza che l’Esposito avesse preso parte al conflitto avvenuto la sera del 2 aprile 1923, verso le ore 20.30 in Bonate Sotto tra fascisti e sovversivi, nel quale rimase ferito tal Bonifacio Carlo. Verso le ore 17 vennero 2 carabinieri nel mio esercizio i quali mi chiesero dell’Esposito e io risposi loro che lo stesso aveva lasciata la mia abitazione pochi minuti prima”.
La denuncia deriva dalla contraddizione che emerge tra le due versioni degli orari in cui si sono svolti i fatti, il che induce il tenente Martino a ritenere che Esposito fosse ancora presente in casa Agazzi al momento dell’arrivo dei Cc e che pertanto Agazzi abbia mentito, rendendosi complice dell’accaduto. Il 7.6.1923 il Prefetto sospende Agazzi dall’incarico di Sindaco in attesa dell’esito del procedimento a suo carico, ma nell’estate 1924 viene prosciolto dalle accuse per insufficienza di prove, pertanto l’8.7.1924 il Prefetto lo reintegra nel suo ruolo di Sindaco. Radiato nel 1930. (G. Mangini, R. Vittori)