Agoni Abramo

n. busta
1
n. fascicolo
25
Primo estremo
1940
Secondo estremo
1944
Cognome
Agoni
Nome
Abramo
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1897/07/23
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaio
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Schilpario (Bg) il 23.7.1897, residente a Vertova (Bg), sposato, operaio, antifascista. Iscritto al Pnf dal 3.3.1925. Il 30.6.1930 viene denunciato dai Cc di Sessa Aurunca (Ce) per oltraggio alla Mvsn e porto abusivo di coltello, per questo il 22.7.1931 viene condannato a 3 mesi di reclusione dalla locale Pretura, tuttavia, essendo rientrato a Schilpario, viene arrestato il 25.10.1931 dai Cc di Vilminore (Bg) per scontare la condanna inflittagli a Sessa Aurunca (Ce). Nel corso del 1935 viene accusato di un furto al Dopolavoro di Schilpario, ma non viene denunciato. Traferitosi per lavoro in Eritrea, il 5.10.1937 ne viene espulso e rimpatriato con foglio di via obbligatorio “per propaganda disfattista fra gli operaio”. Nell’ottobre 1940 risiede a Tolmezzo (Ud) e lavora in uno stabilimento ausiliario di guerra ad Albona (Pola). Il 2.11.1940 i Cc di Vilminore di Scalve (Bg) lo segnalano “come persona di cattiva condotta morale e politica, e capace di esercitare lo spionaggio militare ai nostri danni”. Il 18.11.1940 il Commissariato di Ps di Albona gli impone il foglio di via obbligatorio per rientrare a Vertova, dove si presenta al locale podestà il 21.11.1940. Il 22.1.1941 parte per l’Albania per raggiungere Koritza (in albanese Korçë), dove lavora come operaio al cantiere k.24 per l’Impresa Tudini e Talenti di Roma. Rientrato a Vertova dopo alcuni mesi, il 4.9.1941 trasferisce la sua residenza a Schilpario. Il 10.4.1943 si trasferisce a Orio al Serio (Bg) quale mobilitato civile presso il locale stabilimento ausiliario, mentre il 10.8.1943, a proposito di Agoni, i Cc di Bergamo scrivono alla Questura che “l’antifascista in oggetto non ha mai dato sicure e concrete prove di ravvedimento politico, pertanto non si ritiene opportuna la sua radiazione dal novero dei sovversivi”. Il 23.4.1944 il comandante della Gnr di Bergamo, Giustino Marinelli, si rivolge alla Questura scrivendo che Agoni “saltuariamente ritorna nel comune di nascita per breve soggiorno manifestando una condotta tale da essere ritenuto indesiderabile. Durante le brevi apparizioni a Schilpario, si dimostra opportunista, capace delle più basse azioni, dedito ai furti e al mercato nero, eccede nel bere e si ritiene ricavi i mezzi per tale condotta dissoluta dal lavoro della moglie. Poiché l’Agoni non ha dato alcun segno di ravvedimento di propone venga precettato per il lavoro obbligatorio in Germania”. La richiesta di trasferimento coatto in Germania non viene accolta, mentre nel maggio 1944 Agoni risulta lavorare come operaio nello stabilimento di Dalmine presso il reparto acciaieria. Non ci sono altre informazioni. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Angelo Angelo (padre)
Nato nel 1864, minatore.
Pizio Carolina (madre)
Contadina.
Agoni Maria Amalia (sorella)
Nata a Schilpario il 9.1.1892, morta il 19.3.1900.
Agoni Angela Lucia (sorella)
Nata a Schilpario il 16.4.1893.
Agoni Alberto (fratello)
Nato a Schilpario nel gennaio 1895, morto il 2.8.1895.
Agoni Abramo Alberto (fratello)
Nato a Schilpario il 14.2.1896, morto il 21.3.1900.
Agoni Maria Teresa (sorella)
Nata a Schilpario il 1.4.1899.
Agoni Amalia Maria (sorella)
Nata a Schilpario il 18.11.1900.
Luoghi di residenza
Schilpario Lombardia Italia (1897 - ) Vertova Lombardia Italia Schilpario Lombardia Italia (1941 - 1943) Orio al Serio Lombardia Italia (1943 - )
Fatti notevoli
1930 - 1931
Il 30.6.1930 viene denunciato dai Cc di Sessa Auronca Ce) per oltraggio alla Mvsn e porto abusivo di coltello e condannato della locale Pretura il 22-7-1931 a 3 mesi reclusione.
1937 - 1937
Con decreto del 5.10.1937 n. 845 del Governatore dell’Eritrea viene espulso per 'propaganda disfattista tra gli operai'.
1940 - 1940
Rimpatriato con foglio di via dalla Questura di Pola il 18.11.1940.
1941 - 1941
Si trasferisce in Albania per lavoro.
Sanzioni subite
carcere (1931 - 1931)
Sconta condanna a mesi tre per oltraggio alla Milizia fascista e per porto abusivo di coltello (sentenza Pretura di Sessa Aurunca del 22-7-1931).
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no