Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Verdellino (Bg) il 26.8.1897, impiegato di banca, antifascista. Figlio del capostazione delle ferrovie, lascia Verdellino con la famiglia all’età di un anno. Lavora a Firenze come impiegato del Credito Italiano dal luglio 1915. Dal 1919 al 1921 è fiduciario della lega socialista degli edili a Ricorboli (Fi), “dimostrandosi uomo di azione ed influente anche per la sua intelligenza e cultura”. Nel 1922 in seguito ad un suo commento poco benevolo verso un manifesto di Mussolini, viene schiaffeggiato da un fascista impiegato nella banca fiorentina, ma l’episodio non ha seguito. Dal settembre 1928 si trasferisce presso la sede bancaria di Palermo come ispettore. Si dimette volontariamente dal Credito Italiano ed emigra a Tunisi, dove nel 1931 è impiegato presso la ditta di prodotti chimici Cignoni & Di Maggio. Nel gennaio 1932 viene iscritto in RF con l’indicazione ‘perquisire’. In una nota del gennaio 1938 si informa che Mercatelli lavora a Tunisi come capo ufficio col grado di Procuratore presso la Banca Italiana di Credito e in precedenza svolgeva lo stesso ruolo a Mateur (Tunisia), dove collaborava col dott. cav. Sartoretti, corrispondente consolare di quella regione. Il suo nome è incluso in RF. La madre, pensionata delle Ferrovie, e le sorelle Ines e Alma ancora nel 1931 vivono a Firenze in via Villamagna 221. Nel corso del 1935 Mercatelli riesce a far rivedere la propria posizione agli occhi delle autorità fasciste, convincendole, attraverso alcune testimonianze a lui favorevoli, che l’accusa di antifascismo nei suoi confronti va attribuita alla malevolenza di un certo Francesco Colarusso, determinata da contrasti sorti per motivi economici. Radiato nel febbraio 1938. Cpc, b. 3237, 1931-1940. (G. Mangini)