Benaglio Guido Antonio Placido

n. busta
10
n. fascicolo
286
Primo estremo
1922
Secondo estremo
1931
Cognome
Benaglio
Nome
Guido
Altri nomi
Antonio Placido
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1871/11/09
Livello di istruzione
laurea giurisprudenza
Professione
avvocato
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo il 9.11.1871, dove risiede in piazza Cavour 8, conte, celibe, nipote dell’ex deputato Giacinto Benaglio. Il 2.1.1920 si trasferisce a Milano. Dal 1922 risiede a Bordighera in via Romana, lavora come esercente della pensione ‘Leonardo da Vinci’ che d’estate resta chiusa e Benaglio si trasferisce a Milano e a Torino. Richieste informazioni su di lui a Milano e a Torino, non emerge nulla a suo carico. Sollecitata dal Ministero degli Interni a fornire informazioni su Benaglio, la Sotto-prefettura di San Remo (Sv) il 15.10.1922 si rivolge alla Questura di Bergamo scrivendo che Benaglio “sarebbe stato segnalato al Ministero come di princìpi comunisti ed in relazione con comunisti britannici. Vuolsi che egli sia insegnante di lingua italiana”, pertanto chiede ulteriori informazioni per poter riferire al Ministero dell’Interno. Il 21.10.1922, tuttavia, la Questura di Bergamo risponde dicendo di non essere in grado di fornire alcuna informazione perché Benaglio è assente da Bergamo da anni e in città non è conosciuto. Nel fascicolo non esistono altri documenti o informazioni a proposito degli ipotetici apporti con comunisti britannici da parte di Benaglio, che nel giugno 1924 trasferisce la sua residenza da Milano a Pedrengo, dove risiede già dal maggio precedente, mentre la corrispondenza viene da lui ritirata all’indirizzo della sua abitazione di Bergamo in piazza Cavour 8, si tratta però del suo recapito legale, dato che l’indirizzo corrisponde allo studio del notaio Volpi e dell’onorevole Locatelli, presso cui Benaglio ha ancora delle pratiche in corso. Viene rintracciato a Pedrengo solo nel luglio 1924, ma la Questura di Bergamo, informandone quella di Milano il 16.7.1924, scrive che a Pedrengo “finora non ha dato luogo a rimarchi con la sua condotta”. L’8.4.1927 la Questura di Roma si rivolge all’ufficio di Ps di Bordighera chiedendo informazioni su Benaglio. La risposta è del 24.4.1927, nella quale si informa appunto del fatto che Benaglio “gestisce qui dal 1922 una Pensione, senza dar luogo a rimarchi né morali né politici. Dimora qui però solo durante la stagione invernale, ed ha recapito a Torino dove recentemente gli è morta una sorella”. L’ufficio di Ps di Bordighera, osservando di non essere mai stato informato sui precedenti ‘sovversivi’ di Benaglio, chiede di essere informato in proposito. Nel giugno 1927 Benaglio inoltra al Comune di Pedrengo la domanda per aprire una Pensione, ma su indicazione della Questura nel luglio 1927 il Comune di Pedrengo risponde negativamente. Radiato nel 1931. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Benaglio Carlo (padre)
Conte
Albani Anna (madre)
Nobildonna
Luoghi di residenza
Bergamo Lombardia Italia piazza Cavour 8 (1871 - 1920) Milano Lombardia Italia via Monte di Pietà 15 (1920 - 1922) Bordighera Liguria Italia (1922 - 1924) Pedrengo Lombardia Italia (1924 - )
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1931