Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo il 20.4.1884,figlio di un prestinaio, nel novembre 1894 si trasferisce con la famiglia a Monticelli di Borgogna, frazione di Costa di Monticelli (Bg), mentre il 18.2.1895, sempre con la famiglia, emigra a Stoccarda, in Germania. Il 5.2.1909 il Tribunale di Stoccarda lo condanna a 150 marchi di multa e 4 settimane di carcere per bancarotta semplice. Si sposa con la tedesca Federica Sanfer, da cui ha 2 figli. Chiamato alle armi il 16.7.1904 con la sua classe come soldato di terza categoria, viene lasciato in congedo perché all’estero. Chiamato alle armi per mobilitazione il 24.2.1916 (in base al RD del 22.5.1915), viene dichiarato disertore il 30.5.1916 per non aver risposto alla chiamata alle armi della sua classe. Il 31.12.1916 viene denunciato al Tribunale Militare di Milano. Nel frattempo la famiglia di suo padre si trasferisce a Castel San Pietro (Bo) e il 13.12.1918 il Tribunale Militare di Bologna emette un mandato di cattura nei suoi confronti per il reato di diserzione per la condanna alla pena di morte con fucilazione alla schiena con degradazione per il reato di diserzione per mobilitazione e tradimento per sospetto di spionaggio. In virtù del RD n° 1502 del 2.9.1919, il 29.6.1920 viene dichiarata estinta per amnistia l’azione penale nei suoi confronti. Il 10.10.1930 viene ripristinata la sua collocazione in congedo illimitato per effetto della legge n. 1144 del 27.6.1929. Il padre di Benasseni, dopo aver risieduto a Castel San Pietro, nel gennaio 1928 risiede a Imola (Bo), dove il figlio Carlo talvolta lo va a visitare, mentre nel marzo 1931 è lui a stabilirsi presso il figlio a Stoccarda. Il 16.1.1936, nel riportare al Cpc e alla Prefettura di Bergamo quanto hanno riferito alcuni commercianti di Imola che lo hanno incontrato a Stoccarda, la Prefettura di Bologna riferisce che nella città tedesca Benasseni gestisce un grande e ben assortito negozio di frutta. In RF e in BR. (G. Mangini, R. Vittori)