Benzoni Maria Ninfa Luigia


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n. busta
10
n. fascicolo
306
Primo estremo
1925
Secondo estremo
1942
Cognome
Benzoni
Nome
Maria
Altri nomi
Ninfa Luigia
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1878/01/26
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
sarta
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nata a Bergamo il 26.1.1878, sarta. Si sposa con il negoziante Giovanni Steffanini, nato nel 1875. La coppia si trasferisce a Milano il 3.1.1905, dove nel 1909 nasce la figlia Elda Steffanini. Separata non legalmente da Giovanni Steffanini, a Milano conosce il disegnatore tecnico Giovanni Forlani, fu Pietro, definito anarchico ma in realtà comunista, con il quale si sposta tra Roma e Milano. Da Forlani ha una bambina, che nasce a Roma e muore a Milano a 6 anni. Nel 1921 Forlani viene arrestato a Milano, accusato di aver lanciato il 20.3.1921 una bomba in via Suardi a Greco Milanese contro il circolo fascista ‘Ordine e Lavoro’, tre giorni prima dell’attentato anarchico al cinema Diana a Milano, avvenuto appunto il 23.3.1921. Anche Benzoni viene arrestata perché trovata in possesso di materiale propagandistico. In realtà Forlani non ha alcuna responsabilità per l’attentato al circolo fascista, tuttavia al momento dell’arresto viene indicato come anarchico terrorista. La stessa Benzoni è sospettata di essere tale, perché in una nota della Questura di Bergamo del 12.4.1927 viene definita “simpatizzante del partito anarchico terrorista in Milano, tanto che venne arrestata insieme ad altro compagno perché trovata in possesso di stampati sovversivi”. Per Forlani l’erronea definizione di anarchico e l’accusa di essere terrorista si comprendono se vengono collocate nel drammatico contesto degli attentati compiuti a Milano, nel primo dopoguerra, da un gruppo di giovani anarchici individualisti composto da Giuseppe Mariani, Giuseppe Boldrini e Ettore Aguggini: due volte contro il ristorante Cova (il 26.6.1920 e l’8.8.1920), contro l’albergo Cavour che ospitava la delegazione inglese al congresso della Società delle Nazioni (14.10.1920) e, soprattutto, come già detto, l’attentato al cinema Diana (23.3.1921), che determina una vera strage, con 21 morti e circa 80 feriti. Nel novembre 1921 Forlani viene condannato a 16 anni e 8 mesi. Tuttavia, come chiarisce la scheda pubblicata a p. 341 del libro di Elena Dundovich, Francesca Gori, Emanuela Guercetti, 'Reflections on the Gulag: with a documentary index on the Italian victims of Repression in the USSR', pubblicato da Feltrinelli nel 2003, il vero autore dell’attentato al circolo fascista è il comunista fiumano Ernesto Blum, che risiede proprio a Greco Milanese, che però viene arrestato perché sospettato di essere coinvolto nell’attentato al cinema Diana. Per quest'ultimo episodio Blum riesce a dimostrare la propria estraneità e dopo essere stato liberato lascia l’Italia rifugiandosi a Vienna, ospite delle sue due sorelle. Qui, appresa dai giornali la notizia della condanna di Forlani per l’attentato di Greco Milanese, cerca di far pervenire in Italia le prove che scagionino l’accusato, dichiarandosi colpevole. Non è ancora stato accertato se le dichiarazioni di Blum a suo favore siano giunte a destinazione e se, in caso affermativo, abbiano contribuito alla sua liberazione. Di fatto, Forlani viene scarcerato nell’agosto 1925 per amnistia. Benzoni, dal canto suo, nell’ottobre 1925 da Milano torna a Bergamo e si stabilisce in via S. Spaventa n. 1, dove Forlani talvolta arriva per incontrarla, giungendo la mattina per ripartire prima di sera. Questo comportamento genera il sospetto che Forlani sia sottoposto a vigilanza o ad ammonizione. La mattina del 22.12.1925 viene effettuata una perquisizione in casa della Benzoni, presso la quale viene trovata anche Carla Baldi (di Enrico e Pierina Rovatti, n. Chignolo Po, in provincia di Pavia, il 3.4.1910 e domiciliata a Milano in via Trotter 8). Nel corso della perquisizione vengono rinvenuti un opuscolo dal titolo 'Pagine Rosse' con incisa la foto di Giovanni Forlani, un memoriale intitolato 'Appunti sul processo Giovanni Forlani'; un opuscolo dal titolo 'Giordano Bruno'; fotografie e biglietti da visita di Giovanni Forlani (presenti nel fascicolo: una sola foto, in divisa militare, di Forlani; i biglietti da visita: Forlani Giovanni - Disegnatore tecnico - viale Monza 42 - Milano), fotografia di Giacomo Matteotti (Foto Dotti e Bernini – Milano presente nel fascicolo). Una nota interna del 28.10.1938 della Questura di Bergamo rileva che Benzoni risiede ancora al n. 1 di via Spaventa e non dà luogo a rimarchi, ma “non avendo, però, fino ad oggi, dato prova di ravvedimento non si ritiene opportuno proporla per la radiazione dallo schedario dei sovversivi”. Nel 1942 risiede ancora allo stesso indirizzo e viene sorvegliata. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Benzoni Giovanni (padre)
Nato nel 1826, oste.
Noris Ester (madre)
Ostessa.
Steffanini Giovanni (marito)
di Giovanni, n. 1836, impiegato, e Maria Ghisleni n. a Bergamo il 20.10.1875, negoziante.
Steffanini Elda (figlia)
Nata a Milano nel 1909.
Forlani Giovanni (convivente)
Nato ad Arena Po (Pv) il 21.7.1894, operaio, poi disegnatore tecnico, comunista. Sindaco di Arena Po nel 1920-21. Nel novembre 1921 viene condannato a 16 anni, 8 mesi di reclusione con l'accusa, del tutto infondata, di aver lanciato una bomba in un circolo fascista. Liberato previa diffida nell'agosto 1925. Ancora vigilato nel 1941. Ha una figlia dalla Benzoni, che però muore a 6 anni.
Benzoni Angela Maria Miretta (sorella)
Nata a Valtesse, Bergamo, il 3.2.1876, si sposa a Bergamo il 25.8.1894 con Giovanni Andrea Francesco Garzo.
Benzoni Giovanni Pietro Battista (fratello)
Nato a Bergamo l’11.8.1882, si sposa a Sesto San Giovanni (Mi) il 20.11.1909.
Luoghi di residenza
Bergamo Lombardia Italia (1878 - 1905) Milano Lombardia Italia (1905 - 1925) Bergamo Lombardia Italia via S. Spaventa 1 (1925 - )
Fatti notevoli
1925/12/22 - 1925/12/22
La mattina del 22.12.1925 la Questura di Bergamo esegue una perquisizione a Bergamo in casa della Benzoni, presso la quale viene trovata anche Carla Baldi Carla (di Enrico e Rovatti Pierina e nata Chignolo Po il 3.4.1910, domiciliata a Milano in via Trotter 8). Nel corso della perquisizione viene rinvenuto un opuscolo dal titolo "Pagine Rosse" con incisa la foto di Giovanni Forlani, oltre ad un memoriale intitolato "Appunti sul processo Giovanni Forlani" e l'opuscolo "Giordano Bruno"; insieme a fotografie e biglietti da visita di Giovanni Forlani.
Sanzioni subite
arresto (1921 - )
Arrestata perché trovata in possesso di materiale propagandistico sovversivo.
perquisizione (1925 - )
La mattina del 22.12.1925 la Questura di Bergamo esegue una perquisizione a Bergamo n casa della Benzoni, presso la quale viene trovata anche Carla Baldi; nel corso della perquisizione vengono rinvenuti l'opuscolo 'Pagine Rosse' con incisa la foto di Giovanni Forlani, un memoriale intitolato 'Appunti sul processo Giovanni Forlani';l'opuscolo 'Giordano Bruno'; fotografie e biglietti da visita di Giovanni Forlani.
Relaz. con altri soggetti
Forlani Giovanni (comunista)
ACS, Cpc, 2116
Baldi Carla
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
Fotografia di Giovanni Forlani in divisa militare sequestrata in casa della Benzoni nel corso della perquisizione del 1925 fotografie private (Fotografia di Giacomo Matteotti (Foto Dotti e Bernini) sequestrata in casa della Benzoni nel corso della perquisizione del 1925.)
Riferimenti bibliografici
Dundovich, Gori, Guercetti 2003
riferimento p. 341
Antifascisti Cpc 1998, vol. 8
riferimento p. 292.
Grieco 1924
riferimento p. 2.