Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Calcio (Bg) il 3.7.1888, falegname, socialista. Nel fascicolo è presente la scheda biografica. Ha frequentato le scuole elementari. Partecipa come soldato a tutta la prima guerra mondiale, dal 24.5.1915 al 29.6.1919, incorporato prima nel 42° Reggimento Fanteria e poi nelle Compagnie 204 e 222 dei Mitraglieri. Ferito due volte nel 1915 e nel 1918, viene decorato con due croci di guerra, che conclude come caporalmaggiore di fanteria. Sposato con Genoveffa Valsecchi, ha due figli. Viene definito di viva intelligenza ma di limitata cultura. Nel 1921 è candidato nel collegio elettorale di Bergamo-Brescia nella lista socialista ma non viene eletto, legge assiduamente la stampa del partito, tiene discorsi e comizi agli operai e ai contadini di Calcio, ma dopo tale anno si ritira dalla vita politica. Sospettato dalla polizia fascista di far parte dell'organizzazione clandestina del Pci, il 6.12.1926 viene denunciato alla Commissione Provinciale per il confino di polizia di Bergamo e proposto per l'ammonizione, ma non essendoci prove di un suo coinvolgimento nel movimento comunista, gli viene inflitta solo la diffida. Tuttavia, nel 1927 viene di nuovo convocato per presentarsi davanti alla Commissione Provinciale. Per questo, il 7.6.1927 presenta ricorso contro la convocazione perché ritiene 'errate' le informazioni sulla base delle quali è stato convocato. Ammette di essere stato candidato del Psi nel 1920 (e non del Pci ,come sostenevano in precedenza le fonti di polizia), ma senza avere mai la tessera. Afferma inoltre di essersi allontanato dai partiti della sinistra per il loro atteggiamento anti-patriottico, per lui inaccettabile in quanto soldato, ferito e decorato in guerra, e di aver interrotto la sua attività politica nel 1921 e di aver militato nella sinistra non a fini 'antinazionali 'ma contro la lega migliolina, in quel tempo molto presente nella bassa bergamasca, tanto da non essere stato mai molestato dai fascisti, con i quali rivendica di aver avuto rapporti di cordialità fin dal sorgere del loro movimento. Ritiene ingiusto il provvedimento dell'ammonizione per la sua partecipazione convinta alla guerra e allega una lettera del Pnf di Calcio del 7.6.1927, che “attesta che il sig. Bergamaschi Giuseppe di Luigi da diverso tempo non svolge più nessuna attività politica e si è sottomesso al regime Fascista". La lettera è firmata dal Segretario del Pnf di Calcio, Mario Ghezzi. Radiato nel 1932. Cpc, b. 516, 1929-1932, scheda biografica. (R. Vittori)
Documentazione allegata
corrispondenza
(Lettera del segretario del Pnf di Calcio firmata dal segretario Mario Ghezzi e datata 7-6-1927 che “attesta che il sig. Bergamaschi Giuseppe di Luigi da diverso tempo non svolge più nessuna attività politica e si è sottomesso al regime Fascista.” )
carta d’identità
(Carta d'identità obbligatoria come "pericoloso linea politica" con fotografia e impronta digitale, rilasciata dal Comune di Calcio in data 14.4.1927 e firmata dal podestà Andrea Campari.)