Bertocchi Andrea Giuseppe


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n. busta
11
n. fascicolo
343
Primo estremo
1932
Secondo estremo
1939
Cognome
Bertocchi
Nome
Andrea
Altri nomi
Giuseppe
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1907/10/20
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
operaio
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Gandino (Bg) il 20.10.1907, operaio, comunista. Dal 1921, a 14 anni, lavora a Milano come garzone di salumeria, dove rimane fino al servizio militare. Dopo il congedo, nel 1930 si trasferisce a Tolosa, in Francia, con passaporto rilasciato il 15.2.1930. A quest'epoca la famiglia di Bertocchi a Gandino possiede un fabbricato del valore di lire 40.000. Il padre di Bertocchi, ex-socialista, rimasto vedovo, deve ricoverate all’orfanotrofio locale le due figlie di 11 e di 5 anni. Davanti alla richiesta del direttore dell’orfanotrofio, Angelo Gualeni, di pagare la somma di 600 lire annue come retta per le figlie, il parroco di Gandino, mons. Giovanni Bonzi, fa firmare al padre di Bertocchi una carta in cui questi si impegna a pagare tale cifra e, in caso di mancato pagamento, l'orfanotrofio di Gandino viene legittimato al pignoramento dell'abitazione di famiglia. Il padre di Bertocchi informa il figlio di tale obbligazione. Così, il 20.9.1932 dalla Francia Bertocchi spedisce una lettera al parroco di Gandino, nella quale accusa il sacerdote di aver fatto firmare al padre il documento in un modo subdolo, definito non cristiano e nemmeno umano. Nel criticare l'operato del sacerdote, Bertocchi coglie l'occasione per affermare che il municipio di Gandino è "governato da 'assassinatori di preti'. Don Minzoni assassinato dal Fascismo come Matteotti e che il papa in più ci invia l’apostolica Benedizione. Signor Parroco il mondo bolle da un giorno all’altro può scoppiare qualche cosa di terribile che cambierà la faccia della terra che tutti gli oppressori gli affamatori dei popoli e gli strozzini non ci sarà più Misericordia e con questo non intendo di accusare ne lei ne gli altri ma solamente quelli che lavranno commesse anzi per ora domando solamente di lasciarlo tranquillo e se vorrete potrete aiutarlo ciò mi farà molti piacere non solo ma non troveranno un ingrato qualunque siano gli avvenimenti politici che non la do lunga tre inverni. Questo che le ho scritto lo sappiamo solamente io e lei. Gradisca le mie salutation. F.to Bertocchi Andrea". I Cc di Clusone entrano in possesso della lettera il 3.12.1932 e da questo momento Bertocchi viene incluso nell'elenco dei sovversivi. L'11.12.1933 il Cpc, su segnalazione del Consolato italiano di Tolosa del 17.11.1933, informa la Prefettura di Bergamo che il 5.11.1933 Bertocchi ha preso parte ad una manifestazione antifascista indetta contro un'iniziativa fascista. Inoltre, Bertocchi viene sospettato di aver partecipato a Tolosa al pestaggio del fascista italiano Ricevuto, il quale però, messo a confronto con Bertocchi, rintracciato dalla polizia francese, non lo riconosce come uno dei suoi aggressori, scagionandolo. Nel 1933 i RF per "perquisire e segnalare". Il 4.2.1934 i Cc di Clusone informano il Ministero degli Interni e il Comando Generale dell'Arma che Bertocchi, che risiede sempre a Tolosa, il 28.1.1934 ha inviato all’applicato del comune di Gandino, Giulio Mosconi, una lettera per richiedere i documenti necessari per contrarre matrimonio. Alla lettera però è allegato un manifesto 'sovversivo' è composto dai seguenti punti: 1) nessun licenziamento e nessuna riduzione di salario per i cotonieri; 2) il nuovo contratto metallurgico deve essere discusso dalle assemblee degli operai; 3) pane e lavoro ai disoccupati; 4) non vogliamo la vigilanza speciale; 5) L’internazionale comunista invita i lavoratori di tutto il mondo a lottare per la rivoluzione mondiale; 6) Solo nell’Urss i lavoratori stanno bene ed hanno un avvenire assicurato; 7) La diplomazia sovietica lotta per la pace; 8) Un grandioso successo del partito comunista tedesco; 9) difendiamo i soviet cinesi in lotta contro l’imperialismo; 10) salviamo gli innocenti di Lipsia. Il manifestino viene inviato alla Questura di Bergamo. L'8.5.1934 i Cc di Clusone chiedono al comando dell'8° Reggimento Artiglieria di stanza a Torino, presso il quale sta svolgendo il servizio militare il fratello di Bertocchi, Francesco, di revisionare la corrispondenza dall'estero a lui eventualmente diretta perché anche in passato Bertocchi gli aveva inviato 'corrispondenza sovversiva'. nel fascicolo sono conservate due copie di una sua fotografia. Cpc, b. 566, 1932-1940. (R. Vittori)
Familiari
Bertocchi Domenico (padre)
Spampatti Serafina (madre)
Bertocchi Francesco (fratello)
Luoghi di residenza
Gandino Lombardia Italia (1907 - 1921) Milano Lombardia Italia (1921 - 1930) Tolosa Occitania Francia (1930 - )
Fatti notevoli
1934 - 1934
Il 28.1.1934 invia all'impiegato del comune di Gandini, Mosconi Giulio, una lettera di richiesta di documenti per contrarre matrimonio, con allegato un manifestino comunista cn i seguenti punti: 1) nessun licenziamento e nessuna riduzione di salario per i cotonieri; 2) il nuovo contratto metallurgico deve essere discusso dalle assemblee degli operai; 3) pane e lavoro ai disoccupati; 4) non vogliamo la vigilanza speciale; 5) L’internazionale comunista invita i lavoratori di tutto il mondo a lottare per la rivoluzione mondiale; 6) Solo nell’Urss i lavoratori stanno bene ed hanno un avvenire assicurato; 7) La diplomazia sovietica lotta per la pace; 8) Un grandioso successo del partito comunista tedesco; 9) difendiamo i soviet cinesi in lotta contro l’imperialismo; 10) salviamo gli innocenti di Lipsia.
Relaz. con altri soggetti
Bonzi monsignor Giovanni
In rubrica di frontiera
Informazioni
1933
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
fotografia da documento identificativo (Due copie.)
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 566, Fascicolo