Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Covo (Bg) l’8.10.1903, con la famiglia si trasferisce a Greco Milanese il 13.10.1917, meccanico tubista, comunista, sposato con Rosa Quattrociocchi e padre di Maria Luisa, residente a Milano in via Ugolini 20. Viene denunciato al Tribunale Speciale come appartenente alla sezione milanese del ricostituito Partito comunista e imprigionato il 22.9.1931, mentre il processo si svolge il 9.6.1932. Il Tribunale Speciale lo condanna a due anni di reclusione e viene destinato a Procida, dove viene detenuto dal 22.9.1932, ma amnistiato nel successivo mese di ottobre in occasione del decennale della Marcia su Roma. Gli altri imputati sono Eugenio Rosner (5 anni), Ottavio Milanesi (6 anni), Giuseppe Baruscotti (5 anni), Mario Melotti (2 anni e 6 mesi), Giuseppe Novati (2 anni e 6 mesi), Angelo Pullici (2 anni), Attilio Fraschini (assolto), Angelo Bongiorno (assolto), Angelo Corti (assolto), Felice Valentini (assolto), Ambrogio Mario Musazzi (2 anni), Ezio Colombo (2 anni), Bruno Tettamanti (2 ann), Giovanni Salina (assolto), Giuseppe Bianchi (2 anni), Mario Zanaboni (2 anni). In seguito all’amnistia concessa per il ventennale della marcia su Roma, viene rilasciato il 14.11.1931 dal carcere di Procida e giunge il 15.11.1932 a Milano con foglio di via obbligatorio. Nel 1934 lavora presso la ditta dell’ingegner Luigi De Kümmerlin di via Spartaco 12. Nel 1936 è disoccupato e lavora saltuariamente come meccanico facendo riparazioni per privati. Nel 1938 risulta vigilato dalla Questura di Milano e lavora come operaio meccanico ancora presso la ditta De Kümmerlin. In seguito lavora come operaio alla Pirelli. Nel corso del 1939 si ammala di cancro e viene ricoverato per le cure necessarie, ma muore il 15.9.1939. Radiato nel 1940. Il 5.9.1945 la vedova richiede alla Questura di Bergamo il certificato penale del marito, che verrà poi inoltrato alla Pirelli per poter usufruire dell’indennizzo che spetta agli ex-detenuti politici e, in questo caso, alla vedova e alla figlia. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia del 1932. Cpc, b. 572, 1931-1940. (R. Vittori)