Alari Battista Santo

n. busta
2
n. fascicolo
35
Primo estremo
1925
Secondo estremo
1930
Cognome
Alari
Nome
Battista
Altri nomi
Santo
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1890/02/01
Professione
operaio scalpellino
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato l'1.2.1890 a Villongo Sant'Alessandro (Bg), residente a Sarnico (Bg), sposato con Elisa Bortolotti, padre di Elisa e Pietro, operaio scalpellino. Emigra per lavoro in Germania e in Svizzera, rientra per svolgere il servizio militare, partecipa alla guerra di Libia e poi alla prima guerra mondiale, nel corso della quale viene ferito tre volte. Dopo la fine della guerra lavora per la Fonderia Vezzoli di Brescia, poi è a Lovere e infine a Sarnico. Socialista massimalista, è abbonato all’ «Avanti!» e per questo il 14.5.1925 viene segnalato come pericoloso dal questore ai Cc di Bergamo. Il 28.6.1927 viene arrestato come persona pericolosa a Novate Mezzola (So) dai Cc di Sondrio, dove si trova per lavoro nella locale cava. Portato a Sondrio, il 7.7.1927 riceve il foglio di via obbligatorio per Sarnico, dove deve presentarsi al podestà. Il 6.8.1927 da Sarnico Alari scrive alla Questura di Bergamo una lettera dattiloscritta nella quale ricostruisce la sua esperienza: “Lo scrivente è il nominato Alari Battista fu Lorenzo d’anni 38, operaio scalpellino, nato a Villongo S.A. e qui residente e domiciliato da ragazzo. Esso deve ricorrere a codesta R. Questura affinché voglia compiacersi di far minutamente ed imparzialmente esaminare i propri precedenti e vedere se effettivamente sia giusto che il ricorrente venga ritenuto comunista=sovversivo e ciò perché sotto tale classifica, nel decorso mese, a Novate Mezzola, venne arrestato e rimpatriato perché ritenuto persona pericolosa. Lo scrivente non ha mai appartenuto ne fu mai ascritto ad alcun partito politico né comunque partecipò ad atti sovversivi. Evidentemente forse esso venne ritenuto appartenere a partito politico del genere perché, qualche volta, senza conoscerne lo scopo ne l’importanza, fu forse visto a comperare il giornale ‘l’Avanti’. Soggiunge lo scrivente che effettivamente e senza nessun scopo politico, ebbe a comperare qualche volta detto giornale, ma senza nessun altro fine che quello di leggere un giornale qualunque. Il sottoscritto, anteriormente alla sua chiamata militare, colla famiglia, fu a lavorare in Germania ed in Svizzera e poi prestò regolare servizio di leva e prese parte alla Guerra Libica. Successivamente, partecipò alla grande guerra Europea nella quale riportò anche tre ferite. Cessata la guerra e congedato, per parecchio tempo, fu a lavorare quale operaio nella Fonderia Giacomo Vezzoli di Brescia e poi, per breve tempo, a quella di Lovere e poi a Sarnico. Da circa due mesi erasi recato a lavorare a Novate Mezzola ove, con sua sorpresa, e senza alcun motivo che fosse a sua cognizione, venne arrestato e rimpatriato e rimasto disoccupato come lo è tutt’ora mentre ha estremo bisogno di lavorare essendo padre di famiglia, affatto nullatenente e con N.° 2 bambini da mantenere. Questa è la posizione dello scrivente che invita, come sopra disse, ad imparzialmente verificare per poi lasciarlo libero di espatriare in cerca di lavoro non potendo qui occuparsi nella detta sua qualità di operaio scalpellino. Con ossequi Devotissimo Alari Battista Sarnico 6=8=1927”. Radiato nel 1930. (G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Alari Lorenzo (padre)
Nato nel 1865, scalpellino
Besenzoni Carolina (madre)
Operaia filatrice
Alari Pietro (figlio)
Nato il 30.1.1925
Alari Elisa (figlia)
Nata il 27/05/1923
Bortolotti Elisa (moglie)
Alari Santa Oliva (sorella)
Nata a Sarnico il 22.2.1891, poi registrata anche all’anagrafe di Villongo S. Alessandro.
Luoghi di residenza
Sarnico Lombardia Italia (1927 - )
Fatti notevoli
1927/06/28 - 1927/07/07
Il 28.6.1927 viene arrestato a Novate Mezzola dai Cc di Sondrio, dove viene tradotto, e da dove il 7 luglio successivo viene munito di foglio di via obbligatorio per Sarnico.
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1930