Molgaro Fedele Alessandro


click su un'immagine per ingrandirla o ridurla
n. busta
73
n. fascicolo
2211
Primo estremo
1920
Secondo estremo
1953
Cognome
Molgaro
Nome
Fedele
Altri nomi
Alessandro
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1898/09/04
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
contadino operaio
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Osio Sotto (Bg) il 4.9.1898, operaio, socialista, licenza elementare. Sul braccio destro ha tatuato lo stemma reale e la figura della regina d’Italia. Ha due fratelli, Pietro Luigi (n. 1896, b. 65) e Luigi (n. 1913), operai della ditta Scaini di Sesto S. Giovanni (Mi). Il 9.12.1919 il Tribunale di Pavia lo assolve per insufficienza di prove dall’accusa di furto. Il 14.1.1920 il Tribunale militare di Alessandria lo condanna a 6 mesi di carcere per rifiuto d’obbedienza, mentre il 17.7.1920 lo stesso Tribunale lo assolve, per non provata reità, dall’accusa di insubordinazione con minacce verso un superiore. Il 26.10.1920 il comandante del deposito dell’89° Reggimento Fanteria di Pavia scrive alla sotto-prefettura e ai Cc di Treviglio che Molgaro, in quello stesso giorno congedato dall’esercito e rimandato a casa, è “di pessima condotta, di fede anarchica, dedito all’alcoolismo, affetto da lue celtica”. Il 24.4.1922 viene denunciato dai Cc di Osio Sotto per istigazione a delinquere. Il 3.3.1923 viene incarcerato per furto nella tomba del cardinale Agliardi, e l’11.5.1923 il Tribunale di Bergamo lo condanna a 2 anni e 6 mesi di reclusione per furto aggravato. Sei giorni dopo, il 17.5.1923, il pretore di Treviglio lo condanna a 2 mesi di reclusione per violenza e resistenza ai Cc. Il 27.4.1925 emigra in Francia, a Chambery, dove lavora come operaio in uno stabilimento industriale; alla fine del 1926 si trasferisce a Parigi. Nel luglio 1929 scrive ai famigliari a Osio Sotto, comunicando il proprio indirizzo: boulevard Jean Jaurès, Clichy (dipartimento Hauts-de-Seine, regione Île-de-France). Nell’autunno 1929 il Cpc chiede ai Cc di Bergamo l’indirizzo francese di Molgaro e i Cc della tenenza di Bergamo, dopo aver avuto in visione da parte dei famigliari di Molgaro la lettera sopra citata con l’indirizzo richiesto, scrivono al Cpc comunicando in modo errato l’indirizzo: la città diventa ‘Chigres’ e la via diventa ‘Gean Guares’. Il Cpc trasmette questi dati all’Ambasciata italiana a Parigi, la quale risponde che sulla base dei dati forniti Molgaro non è rintracciabile perché l’indirizzo è indecifrabile. Il Cpc si rivolge di nuovo alla Questura di Bergamo e questa ai Cc, i quali il 27.12.1929 trasmettono alla Questura di Bergamo lo stesso indirizzo erroneo già comunicato al Cpc ad ottobre, con la variante del nome della città che questa volta diviene ‘Chigrej’. Solo il 26.3.1930 i Cc trasmettono alla Questura la busta della lettera di Molgaro con l’indirizzo esatto e finalmente, il 30.3.1930, il prefetto di Bergamo trasmette al Cpc l’indirizzo corretto. Tuttavia, dopo questo episodio, che non è servito al rintraccio di Molgaro, più volte la Questura di Bergamo chiede ai Cc di reperire l’indirizzo di Molgaro in Francia, ma questi non scrive più da tempo ai parenti e di fatto finiscono le notizie sul suo conto. Nel fascicolo è conservato anche un documento molto interessante, fac-simile o matrice di un verbale-tipo di una possibile seduta della Commissione Provinciale di Bergamo, che contiene i nominativi dei componenti (prefetto commendatore Alberto Rodano, procuratore del Regno commendatore Angelo Sigurani, questore dottor Domenico Ravelli, giudice designato dal tribunale dottor Renato Miccio, maggiore dei carabinieri Emilio Redaelli, membro designato dal Sindaco avvocato Giuseppe Brignoli). Il ruolo svolto da tale Commissione è definito dagli art. 166 e 168 del TU della Legge di PS approvato con RD del 18.6.1931 e modificato con DLL n. 419 del 10.12.1944, e riguarda la possibilità, anche dopo la fine del fascismo, di comminare l’ammonizione per ragioni politiche. L’anno indicato nel documento è il 1946. Il 24.5.1949 il questore di Bergamo G. Masiero firma una segnalazione di revoca ricerche di Molgaro per ‘cessati motivi’, mentre con data 16.9.1953 è conservato un ‘Foglio di Ricordo’ con il quale il fascicolo è definitivamente passato agli atti perché Molgaro risiede permanentemente all’estero. Cpc, b. 3334, 1929-1939. (G. Mangini)
Familiari
Molgaro Donato (padre)
Nato nel 1857, contadino.
Lava Luigia (madre)
Contadina.
Molgaro Pietro Luigi (fratello)
Molgaro Anna Angela (sorella)
Nata morta a Osio Sotto il 22.8.1899.
Molgaro Anna Santa (sorella)
Nata a Osio Sotto il 27.10.1900.
Molgaro Luigi (fratello)
Nato nel 1913
Luoghi di residenza
Chambéry Francia (1925/04/27 - 1926) Parigi Francia (1926 - 1929) Clichy Île-de-France Francia boulevard Jean Jaurès (1929 - )
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 3334, Fascicolo