Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Cene (Bg) il 2.6.1891. La sua famiglia nel 1899 si trasferisce a Lavagna (Ge). Dopo aver combattuto nella prima guerra mondiale, lavora come operaio tessile nel cotonificio di Lavagna. Sposato con Elisabetta Barbieri, ha un figlio. É socialista, ma negli anni Trenta si iscrive al Pnf e come ex-combattente ottiene la retroattività dell’iscrizione al 3.3.1925. Il suo lavoro nel cotonificio di Lavagna va collocato nel contesto dell’attività dell’imprenditore milanese ed ex-operaio Vittorio Olcese, che nel corso degli anni Venti aveva progressivamente acquisito la proprietà, oltre che dell’azienda ‘Filatura Bergamasca’, con impianti a Clusone (Bg), Novara, Carrù (Cn) e Vergiate (Va), anche di altri quattro cotonifici, già appartenuti a Francesco Turati, il quale a sua volta li aveva acquisiti nel 1925, e cioè quelli di Cogno (Bs), Campione del Garda (Bs), Lavagna (Ge) e Voltri (Ge), dando così luogo ad un’unica impresa, il ‘Cotonificio Vittorio Olcese’. Bertulezzi è caposala dello stabilimento di Lavagna (Ge). Il 28.5.1932 a Verona litiga per futili motivi con Angelo Calabrini, di 28 anni, di San Giovanni Lupatoto (Vr), infliggendogli gravi lesioni che lo portano alla morte. Per questo, con sentenza della Corte d’Assise di Verona del 16.6.1933, viene condannato a 12 anni di reclusione. In seguito ottiene il beneficio della condizionale e il 29.1.1936 viene liberato. Riprende il suo lavoro di prima e dall’1.7.1937 risiede a Novara perché nella città piemontese è presente uno dei cotonifici della società Olcese. Nel 1941 torna a lavorare a Lavagna, dove viene segnalata la sua partecipazione alle manifestazioni patriottiche. Radiato l’1.9.1941. (G. Mangini, R. Vittori)