Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Sarnico (Bg) il 29.6.1895, contadino, sovversivo, riformato dal servizio militare, domiciliato a Paratico (Bs). Il podestà del Comune di Sovere (Bg) il 13.4.1939 scrive a prefetto di Bergamo che Bettera, da poco residente a Sovere presso una famiglia colonica in frazione Piazza, in stato di ubriachezza ha pronunciato frasi offensive contro il duce: “quell’asino di Mussolini anziché mandare i soldati a farsi ammazzare in Spagna, poteva andare lui a farsi ammazzare”. Arrestato dai Cc locali, viene rinchiuso nelle carceri di Clusone (Bg). Nel verbale redatto dai Cc, Bettera ammette di aver bevuto molto vino, ma non ricorda di aver pronunciato le frasi che gli vengono attribuite e, se la ha dette, si dice pentito, non avendo mai nutrito sentimenti contrari al regime e al duce. Il 10.6.1939 viene diffidato dalla Commissione Provinciale per il confino di polizia di Bergamo. (R. Vittori)