Profilo sintetico riassuntivo
Nato ad Almenno San Salvatore (Bg) il 12.6.1875, ivi residente in località De Scanabeci 6, celibe, contadino, è comproprietario di un fondo del valore di circa 60,000 lire insieme ai fratelli e alla sorella. Antifascista, socialista, viene incarcerato per un mese nel 1927 per aver detto in un locale pubblico, da ubriaco, che tra i componenti della Mvsn c’è “della teppa”. L' episodio è del 25.5.1927 a cui segue perquisizione della sua abitazione con esito negativo). Viene ammonito il 3.2.1928, per l’atteggiamento "sprezzante" verso la milizia e il fascio. Il 20.2.1928 scrive di suo pugno una lettera alla Commissione provinciale per la revoca del provvedimento, dichiarando che le imputazioni che hanno determinato il provvedimento dell’ammonizione nei suoi confronti sono “conseguenza di rancori personali”, invocando a proprio favore anche l’amnistia. Nel periodo successivo è sottoposto anche a “visite notturne di sorpresa”, com'è scritto in una nota del tenente dei Cc Amerigo Trapani al questore di Bergamo del 17.4.1928. L’ammonizione viene sospesa nel marzo 1929, ma gli viene imposta la carta d’identità come sospetto politico. Radiato nel 1939. (G. Mangini)
Documentazione allegata
corrispondenza
(Tre lettere autografe di Gotti al Prefetto di Bergamo datate rispettivamente 21.2.1929, 28.1.1929, 20.2-.928)