Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Poscante (Bg) il 24.7.1893 e due giorni dopo nasce il gemello Giacomo. Sacerdote, risiede a Poscante fino al 1920, dal 1920 al 1924 a Serina (Bg), dal 1924 al 1926 a Costa di Serina (Bg), dal marzo 1926 è parroco di Valbondione (Bg). Di orientamento popolare, nel 1922, quando è sacerdote a Serina come coadiutore del parroco don Antonio Ruggeri, a sua volta antifascista, minaccia di allontanare dalla sagrestia della chiesa alcune persone che portano il distintivo fascista. In base alle ricerche di Barbara Curtarelli presso l’archivio dell’Isrec di Bergamo, il 13.11.1923 il vescovo Luigi Maria Marelli scrive al Procuratore del Re di Bergamo per difendere don Zaccaria dall’accusa di essere un provocatore di disordini e un antifascista. Per parte sua, come documenta lo storico Giovanni Sale nel suo volume del 2007 sui rapporti tra fascismo e Vaticano, il 29.7.1924 il gesuita padre Pietro Tacchi Venturi stila un elenco dei sacerdoti della provincia di Bergamo che hanno assunto una netta posizione antifascista, tra i quali figura appunto don Zaccaria, che nel rapporto viene associato a don Virgilio Teani: “entrambi sono nettamente antifascisti e fanno propaganda sovversiva”. Nel luglio 1926 don Gritti è ostile alla formazione delle organizzazioni giovanili fasciste dei balilla e degli avanguardisti a Valbondione e per questo viene richiamato dal Commissario prefettizio Evangelista Fornoni, poi podestà di Ardesio. Dall’agosto 1926 don Gritti non sembra manifestare più segni di ostilità al fascismo. Pertanto, in vista della sua eventuale radiazione dall’elenco dei sovversivi, dalla Prefettura di Bergamo vengono chieste informazioni sul suo comportamento alla tenenza dei Cc di Clusone. Il risultato è sintetizzato in una scheda che reca la doppia dizione congiunta ‘Regia Prefettura di Bergamo e ‘Diocesi di Bergamo’, a significare che la Prefettura agiva in accordo con la diocesi nel caso di sacerdoti che, a vario titolo, finivano nella rete dell’attività di controllo esercitata su tutte le possibili forme di antifascismo presenti sul territorio. Nel caso specifico, lo schema della scheda si compone di 5 voci, qui di seguito riportate con le specifiche risposte su don Zaccaria:
“Precedenti morali e politici: «Immune da precedenti in linea morale. Politicamente manifestò in passato ostilità verso le istituzioni giovanili fasciste; ma in seguito mutò contegno e dal 1926 non ha dato più motivo a rilievi».
Attività che svolge: «soltanto religiosa».
Atteggiamento nei riguardi del regime: «Benevolo».
Rapporti fra lo stesso e Autorità locali. «Buoni».
Favore che gode nella popolazione: «E’ benvoluto»”.
Radiato nel 1930. Il 4.8.1934, durante la sua permanenza a Valbondione, insieme alla fabbriceria della parrocchia don Zaccaria delibera la costruzione dell’asilo infantile parrocchiale San Lorenzo. Nel 1938 ritorna come parroco a Serina, dove muore nel 1943. (G. Mangini)