Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Villongo San Filastro (Bg) il 5.9.1895, sospetto, già residente in Bergamo dal 1902 al 1910, quando si trasferisce a Milano in via degli Arditi 8 e lavora come agente di pubblicità. Tra il 1929 e il 1935 subisce quattro procedimenti giudiziari, da uno dei quali viene assolto, mentre per gli altri tre viene condannato a pagare multe e a pene detentive di alcuni mesi per truffa e appropriazione indebita. La Commissione Provinciale per il confino di polizia di Milano il 31.3.1939 lo condanna a 3 anni di confino politico a Squillace (Cz), sulla base del dettagliatissimo rapporto inviato il 27.3.1939 dal questore di Milano al prefetto, in vista del processo contro Giorgi e numerosi agenti di pubblicità, che hanno lucrato sulle pubblicazioni a sfondo patriottico. Giunto a Squillace, il 15.5.1939 Giorgi chiede di poter corrispondere con due zie paterne, residenti una a Villongo e l’altra a Sarnico (Bg). La madre, che conviveva con lui, dopo la condanna del figlio presenta per due volte, nel 1940 e nel 1941, la richiesta di un sussidio al Ministero dell’Interno, ma la risposta del Ministero, del 13.3.1941, è che è stata presa nota della domanda “e si provvederà quando verrà il suo turno non avendo questo ufficio fondi stanziati per sussidi a famiglie di confinati non ex-combattenti”. Nel maggio 1942 viene vigilato dalla Questura di Milano. Nel fascicolo sono conservate due copie di una sua fotografia in duplice posa. (L. Citerio, R. Vittori)