Della Giovanna Umberto


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n. busta
38
n. fascicolo
1178
Primo estremo
1935
Secondo estremo
1942
Cognome
Della Giovanna
Nome
Umberto
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1901/01/06
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
cameriere
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Ponte San Pietro (Bg) il 6.1.1901, cameriere. Ha un fratello, Clemente, e una sorella, Maria, che vive a Ponte San Pietro, sposata Sangalli. Emigrato in Francia nel 1925, rientra in Italia nel maggio 1935 con i mezzi forniti dal Consolato di Parigi. Viene denunciato a Milano da due operai disoccupati, Pietro Rigamonti e Bruno Colomberotto, che nell’ufficio di collocamento di Milano il 25.6.1935 lo sentono affermare che “il popolo italiano è ignorante, soffre la fame, non sa ribellarsi, subisce il carcere e il confino tanto che le case di pena sono piene e che molti, compresi ufficiali di grado superiore, attendono la scintilla per abbattere il Regime Fascista”, aggiungendo poi che “occorreva unirsi per liberarsi della schiavitù di questo Regime che fa soffrire e morire di fame” e che “adesso ci si manda in Abissinia e se si retrocede ci fucilano”. Interrogato in proposito, Della Giovanna conferma le sue affermazioni, ma distingue tra la sua fede nella patria e nel duce, e il regime fascista, pieno di fascisti per convenienza. Il 22.9.1935 viene condannato a 5 anni di confino politico per attività contraria al regime, scontati alle Tremiti. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia in doppia posa del 1935. Nell’aprile 1937 chiede il permesso di tenere corrispondenza con la madre e la sorella Maria. Il 4.6.1939 si trova in un locale di Tremiti insieme ad un altro confinato, Crocefisso De Stradis, il quale acquista del vino alla minuta da Carmela Pica nella locanda di quest’ultima. L’azione vien notata da due agenti di Ps e, trattandosi di un’azione vietata, l’esercente cerca di giustificarsi dicendo che il De Stradis stava consumando vino acquistato in un locale vicino ma non nel suo. Mentre è in corso la discussione, Della Giovanna esce dal locale e si rivolge all’esercente citato pregandolo di confermare la tesi della Pica. Sopraggiunti gli agenti, però, l’esercente nega di aver venduto vino a De Stradis e accusa Della Giovanna di avergli chiesto di testimoniare il falso. Della Giovanna pertanto viene denunciato alla Pretura di Manfredonia (Fg). Dopo il rilascio, l’11.2.1942 risulta alloggiato presso il Dormitorio pubblico di via Soave 17 a Milano e non da luogo a rilievi. Identica segnalazione il 25.2.1941. Cpc, b. 1683, 1935-1942. (L. Citerio, R. Vittori)
Familiari
Della Giovanna Giuseppe (padre)
Spelgatti Ciriaca (madre)
Della Giovanna Clemente (fratello)
Nato a Ponte San Pietro il 15.7.1899, celibe, lattaio, vive a Bergamo in via Sant' Alessandro e poi in via Pitentino.
Della Giovanna Maria (sorella)
Nata l’11.2.1907 a Ponte San Pietro, dove vive, sposata Sangalli.
Luoghi di residenza
Ponte San Pietro Lombardia Italia (1901 - ) Francia (1925 - 1935) Tremiti Puglia Italia confino (1935 - 1940) Milano Lombardia Italia
Fatti notevoli
1935/06
il 25.6.1935 mentre si trova nell'ufficio di collocamento di Milano, conversando con due operai disoccupati critica il regime e si dichiara contrario all'invasione dell'Etiopia.
Sanzioni subite
confino politico (1935/09/22 - )
Il 22.9.1935 la Commissione Provinciale di Milano lo condanna al confino per 5 anni per attività contraria al regime, scontati alle Tremiti.
Relaz. con altri soggetti
De Stradis Crocefisso (confinato politico comunista)
ACS, Cpc, b. 1757
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
fotografie scattate dagli organi di polizia (duplice foto segnaletica del 1935)
Altre fonti archivistiche
(ACS-CPC) Archivio centrale dello Stato (Roma), Casellario Politico Centrale
Busta 1683, Fascicolo