Ghisalberti Giacinta Maria, detta Miranda

n. busta
53
n. fascicolo
1596
Primo estremo
1928
Secondo estremo
1938
Cognome
Ghisalberti
Nome
Giacinta
Altri nomi
Maria detta Miranda
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1901/10/21
Luogo di morte
Roma
Data di morte
1938/10
Livello di istruzione
licenza elementare
Professione
attrice
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nata in via Costa Garatti a Ponteranica (Bg) il 21.10.1901. Si trasferisce a Roma il 18.6.1924, dove poi si sposa con Ferruccio Sereni, da cui ha una figlia e con il quale nel 1929 ha in corso una causa di separazione per maltrattamenti. Sereni viene poi denunciato dalla Questura di Roma e mandato al confino politico con una condanna a 5 anni. Nnato il 12.6.1906 a Verona da Frediano e Caterina Zuccali, Sereni è partigiano dal 21.8.1944. Arrestato a Sampierdarena (Ge), viene deportato a Dachau, dove giunge il 9.10.1944 e dove muore il 18.2.1945 per maltrattamenti, mentre secondo altre fonti sarebbe morto il 28.1.1945. La Ghisalberti è stata amante dell’ing. Rodolfo Grosso di Napoli, che ha il suo studio in via Pietro Colletta 97. Nel giugno 1928 è presso la madre a Ponteranica. Nel luglio 1928 la Questura di Napoli riceve da una fonte anonima la segnalazione che Ghisalberti possa essere una spia e chiede informazioni alla Questura di Bergamo. I Cc di Almé (Bg) il 24.7.1928 indirizzando le proprie informazioni alla tenenza dei Cc di Bergamo, i quali il 27.7.1928 le inoltrano alla Questura di Napoli: “Ghisalberti fin da giovanetta si è data alla vita libera convivendo or con uno or con altro. Fu artista cinematografica, non ha precedenti o pendenze penali o politici; in questo Ufficio, fino al tempo che ha dimorato in Ponteranica non è stata ritenuta capace di esercitare lo spionaggio a nostri danni, ma data la sua professione, modo di vivere, e anche per il lungo tempo che la stessa è assente, per essere stata la moglie di un confinato politico potrebbe darsi che la Ghisalberti stessa eserciti effettivamente lo spionaggio ma questo Comando non è in grado di formare un preciso giudizio in merito”. Nel dicembre 1928 viene segnalata come partita da Napoli per Ponteranica. Nell’ottobre 1929 è accusata di avere derubato l’ing. Grosso di Napoli (denaro, gioielli, biancheria personale) e la Questura di Napoli invia alle altre Questure un telegramma con la richiesta del suo arresto e con l’indicazione delle sue possibili destinazioni: a Bergamo Alta, in via dei Conti Volta, in Colle Aperto, dove la madre lavora come custode della villa Volta, a Valtesse presso la propria sorella Rosa, oppure a Roma, rione Trastevere, presso la famiglia del marito confinato politico, oppure infine a Milano preso qualcuna delle sue numerose amiche. Nel novembre 1929 ritorna a Napoli, ma il 30.11.1929 il commissario aggiunto di Ps di Bergamo Alta, Eugenio di Benevello, informa il questore di Bergamo che Ghisalberti è rientrata a Bergamo da Napoli e ha preso alloggio presso la propria madre in via Colle Aperto 34. Presentatasi al Commissariato, “ha dichiarato di essere a conoscenza dell’addebito di sovversivismo e spionaggio che le è stato fatto dalla Questura di Napoli per la semplice ragione che essa è moglie del noto sovversivo romano Sereni Ferruccio. Tale addebito avrebbe avuto origine da una denunzia fatta a carico di essa da una amante dell’Ing. Grosso di Napoli col quale la Ghisalberti ha convissuto. Essa ha aggiunto che nel prossimo mese di gennaio sarà discussa a Roma la causa di separazione da essa intentata contro il marito per sevizie e maltrattamenti; ritiene quindi che in caso favorevole, non avendo più a che fare col Sereni cadrà la taccia di sovversivismo che si è acquistata per colpa di lui. Per conto mio sarei indotto a credere che tali dichiarazioni siano conformi a verità perché la Ghisalberti si dimostra così poco intelligente e tanto ignorante da far nascere in chiunque forti dubbi sulla capacità che le viene attribuita di esercitare lo spionaggio politico. Ad ogni modo ho disposto sul conto di detta donna una attiva vigilanza”. Nel marzo 1930 il Commissariato di Ps di Città Alta informa la Questura di Bergamo che Ghisalberti ha riallacciato i rapporti con l’ingegner Grosso di Napoli, presso il quale si è di nuovo trasferita, affidando la propria figlia alla madre a Bergamo Alta. Rientra a Bergamo il 12.7.1930 per prendere con sé la figlia, con la quale riparte il 14.7.1930 per Napoli. Lasciata Napoli, si trasferisce a Roma, poi a Bergamo, dove prende con sé la madre e il 16.1.1931 partono insieme per Napoli, dove alloggiano in piazza Cavour 68. Il 10.9.1931 Ghisalberti si reca dalla propria sorella Maria Rosa e il 21.9.1931 accompagna la madre fino al confine francese a Modane. Il 13.10.1931 la guardia di Ps Sante Jacobazzi riferisce alla Questura di Bergamo che Maria Rosa Ghisalberti in Trovesi “ha fatto conoscere che per ragioni di famiglia non vuole avere relazioni con la sorella stante la sua cattiva condotta morale ed ha soggiunto che la stessa sorella dopo aver accompagnato la madre fino al confine è da ritenersi che si sarà recata a Napoli presso l’amante Grosso ing. Rodolfo”. Dagli inizi di settembre 1932 si trasferisce a Roma insieme alla madre, proveniente dalla Francia. Nell’agosto 1933 è ospite per due giorni della sorella Maria Rosa in Trovesi in via Maironi da Ponte 70 a Bergamo, da dove parte il 20.8.1933 per Milano, dove effettua una visita medica specialistica per poi partire per Roma, in via Ignazio Ciampi, palazzo Picconi (Batteria Nomentana). Nel gennaio 1938 lascia Roma per Ponteranica e la Questura di Roma ne segnala l’allontanamento, ma viene rintracciata di nuovo a Roma nel febbraio 1938. Muore a Roma nell’ottobre 1938. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Ghisalberti Giacomo (padre)
Nato nel 1861, contadino.
Panseri Maria Rosa (madre)
Contadina.
Sereni Ferruccio (marito)
Nato il 12.6.1906 a Verona da Frediano e Caterina Zuccali, si sposa con Giacinta Ghisalberti. Partigiano dal 21.8.1944, arrestato a Sampierdarena, deportato a Dachau, dove giunge il 9.10.1944, morto il 18.2.1945 a Dachau per maltrattamenti, secondo altre fonti sarebbe morto il 28.1.1945)
Ghisalberti Maria Rosa (sorella)
Nata a Ponteranica il 5.4.1894, sposata Trovesi
Ghisalberti Giacinta Angela Caterina (sorella)
Nata a a Ponteranica il 31.1.1896, morta a Ponteranica l’1.8.1899.
Ghisalberti Carlo Luigi (fratello)
Nato a Ponteranica il 3.7.1898.
Luoghi di residenza
Ponteranica Lombardia Italia (1901/10/21 - 1924/06/18) Roma Lazio Italia (1924/06/18 - 1938/10)
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no