Gherlini Antonio

n. busta
52
n. fascicolo
1569
Primo estremo
1926
Secondo estremo
1933
Cognome
Gherlini
Nome
Antonio
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1908/02/16
Livello di istruzione
licenza elementare
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Casnigo (Bg) il 16.2.1908, socialista. Agli inizi del 1926 risulta iscritto al Pnf. Trasferitosi a Torino per lavoro, in un locale pubblico si proclama antifascista davanti ad un compagno di lavoro, al quale strappa il distintivo fascista e per questo viene espulso dal partito. Tornato a Casnigo, viene arrestato nell’ottobre 1926 perché sospettato di avere diffuso manifesti antifascisti, compilati a mano da sua zia, Caterina Poli in Vistallini. Un mese prima la Poli aveva acquistato in cartoleria circa cinquanta quinterni di carta da lettere, del formato simile a quello usato per i manifesti, ma si giustifica affermando che la carta serviva per scrivere al marito in Francia. Poli viene definita di dubbia fede politica anche perché imparentata con pregiudicati politici. Pur negando l’addebito, viene denunciata per offese al capo dello Stato ma non arrestata perché ha tre figli piccoli. Dal canto suo, Gherlini viene portato a Clusone (Bg) presso l’ufficio di Ps, viene interrogato con esito negativo, anche se nell’occasione viene definito “accanito antifascista”. Radiato l’1.8.1933. (L. Citerio, R. Vittori)
Familiari
Gherlini Giuseppe (padre)
Merelli Michelina (madre)
Poli Vistallini Caterina (zia materna)
Nata il 10.2.1894 a Bondo di Colzate, figlia dei contadini Bernardo e Maria Bonandrini, residente a Casnigo; Cpc, b. 4057, 1927-1934.
Luoghi di residenza
Casnigo Lombardia Italia (1908 - )
Fatti notevoli
1926
A Torinio si proclama antifascista davanti a un compagno di lavoro, al quale strappa il distintivo fascista.
Sanzioni subite
arresto (1926/10 - )
arrestato per diffusione di manifesti sovversivi
In rubrica di frontiera
no
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
Data di esclusione
1933/08/01