Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Casnigo (Bg) il 16.2.1908, socialista. Agli inizi del 1926 risulta iscritto al Pnf. Trasferitosi a Torino per lavoro, in un locale pubblico si proclama antifascista davanti ad un compagno di lavoro, al quale strappa il distintivo fascista e per questo viene espulso dal partito. Tornato a Casnigo, viene arrestato nell’ottobre 1926 perché sospettato di avere diffuso manifesti antifascisti, compilati a mano da sua zia, Caterina Poli in Vistallini. Un mese prima la Poli aveva acquistato in cartoleria circa cinquanta quinterni di carta da lettere, del formato simile a quello usato per i manifesti, ma si giustifica affermando che la carta serviva per scrivere al marito in Francia. Poli viene definita di dubbia fede politica anche perché imparentata con pregiudicati politici. Pur negando l’addebito, viene denunciata per offese al capo dello Stato ma non arrestata perché ha tre figli piccoli. Dal canto suo, Gherlini viene portato a Clusone (Bg) presso l’ufficio di Ps, viene interrogato con esito negativo, anche se nell’occasione viene definito “accanito antifascista”. Radiato l’1.8.1933. (L. Citerio, R. Vittori)