Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Martinengo (Bg) il 15.11.1883, sacerdote. Prete del Sacro Cuore dal 1911, poi parroco di Brembate Sotto (Bg), il 4.4.1928 il segretario politico del fascio locale, Vittorio Pavesi, scrive al Comando dei Cc di Crespi d’Adda: “Come è mio preciso dovere, denuncio il Rev. Don Nunzio Gambirasio di Bergamo per aver Egli in Brembate Sotto, in occasione delle recenti feste religiose delle Quarantore, pronunciate frasi atte a ledere l’autorità dello Stato ed in aperta ostilità al sentimento informatore del Governo Nazionale sull’Istituzione Opera Nazionale Balilla per l’educazione fisica, morale e religiosa della gioventù; frasi che per il luogo e il modo in cui vennero pronunciate, si considerano di offesa e provocazione al sentimento nazionale e causali di perturbamento pubblico. Riporto le frasi integrali pronunciate dal sunnominato Reverendo dal pulpito, con voce altissima e impetuosa, testimoniate da fedeli presenti: ‘Dovete essere voi, o genitori, che dovete allevare i vostri figli, non dobbiamo essere noi, non devono essere i maestri elementari tanto meno lo Stato’, e più avanti, a complemento della prima: ‘C’è della gente che vogliono professarsi dei cattolici e che in questi giorni hanno fatto piangere il Papa e gli hanno spezzato delle lancie contro il suo petto’. Tanto dovevo, e fascisticamente saluto. Il Segretario Politico Vittorio Pavesi”. Lo stesso 4.4.1928 Pavesi scrive, su carta intestata ‘Partito Nazionale Fascista – Fascio di Brembate Sotto’, scrive una lettera anche alla Federazione provinciale fascista e al Comitato provinciale dell’ONB di Bergamo, per trasmettere copia della lettera inviata ai Cc, alla quale aggiunge altre considerazioni sulla situazione di tensione tra la parrocchia e le strutture fasciste nel paese di Brembate Sotto: “Se non palesemente, perché a parole dimostrano anzi ossequienza, l’ostilità maggiore è data dai tre sacerdoti del paese, che tutti i mezzi si adoperano al loro scopo e se ciò può costituire localmente una difficoltà superabile, è però certamente un forte ostacolo al più rapido sviluppo di questa meravigliosa opera voluta dal DUCE per le maggiori fortune della Patria di domani. Si può anche dire che, mentre il Governo Nazionale ed il regime si prodigano con lealtà al riassetto del sentimento religioso per portarlo ad un piano ideale veramente superiore, abbiamo nemici gli stessi Rappresentanti di quella stessa Religione ed il dissidio, visto dal lato generale, non sarà presto sanabile ai fini Nazionali e Religiosi”. Poche settimane dopo, nel luglio 1928, don Gambirasio viene trasferito a Bergamo, dove risiede in via Sant’Antonino 11, mentre nel luglio 1933 in via Mazzini 10, dove vive ritirato da ogni attività politica. Radiato l’8.8.1933. Don Gambirasio è tra i corrispondenti di Angelo Giuseppe Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII, molto legato alla Comunità del Sacro Cuore, della quale don Gambirasio è Superiore. Proprio in quanto tale, in seguito alla morte nel 1941 del parroco di Zogno don Giovanni Servalli, viene nominato provvisoriamente come economo spirituale della parrocchia di San Lorenzo a Zogno (Bg), in attesa della designazione del nuovo parroco. Sul periodo degli anni Quaranta, comunque, è da vedere il volume del 2018 di Barbara Curtarelli, ‘Ho fatto il prete’, specialmente alle pp. 221-222. Morto a Bergamo il 29.7.1957. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)