Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Trescore Balneario (Bg) il 15.5.1900, minatore, antifascista, sposato con Aquilina Bombardi. Il 21.1.1939 la Prefettura di Bari informa il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Bergamo che Alborghetti “nel 1922 si congedò dall’Arma dei CC.RR. e subito dopo emigrò in Francia. Dopo circa un anno di permanenza all’estero, ritornò al paese di nascita, dove contrasse matrimonio, e quindi si trasferì nuovamente in Francia. Nel 1925, rimpatriò definitivamente e fino al 1929 lavorò a Trescore Balneario come operaio industriale. Successivamente si trasferì a Modugno, impiegandosi in qualità di capo minatore presso lo stabilimento ‘Cementerie delle Puglie'. Nel paese nativo mantenne regolare condotta politica, e, pur non essendo iscritto al Fascio, era ritenuto favorevole al fascismo. Nel novembre u.s. fu riferito che l’Alborghetti aveva, in più occasioni e in presenza di compagni di lavoro, tenuto discorsi ostili al Regime, manifestato simpatie per la causa dei rossi spagnoli, e espresso giudizi irriverenti nei riguardi del Duce. Furono esperite accurate indagini, e vennero interrogati diversi operai della Cementeria, alcuni dei quali confermarono gli addebiti fatti all’Alborghetti. In base a tali risultanze, il detto individuo fu proposto per l’ammonizione, ma in seguito al condono disposto dal Duce, nella ricorrenza del Natale ultimo, di tutte le ammonizioni inflitte e da infliggere, la proposta non ebbe corso. A carico del suddetto risultano i seguenti pregiudizi penali: 26/7/1922 Pretore Trescore Balneario, assolto per legittima difesa dal reato di minacce a mano armata e condannato a mesi tre di arresto per omessa denuncia d’arma (pena sospesa per anni cinque)”. Il 22.11.1937 il Pretore di Modugno lo aveva assolto per amnistia dall’accusa di falsa testimonianza. Nel febbraio 1940 lavora ancora nello stabilimento S.A. Cementerie di Puglia, di proprietà dell’Italcementi di Bergamo, come capo minatore e abita a Modugno, non è iscritto al Pnf ma al sindacato di categoria. Nell’ottobre 1942 risulta tornato a Trescore Balneario e lavora presso la S.A. Italcementi di Calusco d’Adda (Bg) dal 17.1.1942. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia segnaletica. Cpc, b. 53, 1939-1942. (G. Mangini, R. Vittori)