Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Bergamo il 13.11.1899, licenziato nel 1925 dalla tramvia di Albino (Bg) come fattorino per irregolarità nella gestione dei biglietti, trova lavoro come commesso giudiziario presso la Pretura di Bergamo, dove risiede in via Porta Dipinta 6, sospetto in linea politica, simpatizzante comunista. Amico di Alfredo Valsecchi ‘noto sovversivo’, il cui nome però non è presente nell'elenco dei sovversivi. La sera del 16.6.1926 partecipa alla distribuzione di una circolare a stampa e viene arrestato insieme ad altri (per aver dato luogo alla sottoscrizione per Sacco e Vanzetti tramite petizione a stampa indirizzata all’ambasciata degli Stati Uniti in Roma, della quale risulta uno dei sottoscrittori); come riferisce il questore di Bergamo il 18.6.1926 informando il Procuratore del Re di Bergamo, “poiché la cosa era stata risaputa da alcuni fascisti e poteva dar luogo ad incidenti, i Carabinieri provvidero a fermare la persona che andava raccogliendo le firme di adesione e sequestrare lo stampato, procedendo altresì successivamente al fermo delle altre persone che figuravano tra i firmatari”, tra i quali appunto figura Biagini, arrestato il 17.6.1926 “per misure di Ps in occasione di manifestazione sovversiva”. Dopo l’arresto cerca di alleggerire la sua posizione coinvolgendo Alfredo Valsecchi. L’arresto determina il suo licenziamento dalla Pretura. Dal 29.10.1930 risiede a Pradalunga (Bg), dove il 7.12.1932 si iscrive al Pnf. Radiato il 10.6.1933. Nel fascicolo sono conservate 2 copie di una sua fotografia segnaletica, realizzata il giorno dell’arresto e una terza incollata sulla scheda con i suoi dati anagrafici e le sue impronte digitali. (R. Vittori)