Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Gandino (Bg) il 20.4.1875, sacerdote. Parroco di Villa d’Ogna (Oltressenda Bassa), antifascista. Alla fine del 1924 a Villa d’Ogna sorge una sezione dell’avanguardia fascista, che incontra subito l’ostilità di don Giacomo Forzenigo e di suo fratello Pietro, a sua volta sacerdote e curato del fratello Giacomo, che si adoperano per renderne difficile l’attività, impedendo ai giovani del luogo di iscrivervisi, e addirittura espellendo alcuni avanguardisti dal circolo cattolico locale (Luigi e Mario Brunetti, Francesco Brunetti, Candido Sala, Giulio Ghilardini, tutti di Oltressenda Bassa). Il 18.8.1927 la Prefettura di Bergamo informa i Cc di Bergamo sulla situazione di Villa d’Ogna nei rapporti tra la parrocchia e il fascismo locale, incaricandoli di un’attenta indagine in proposito, dato che l’atteggiamento del parroco, don Giacomo Forzenigo, e del curato, suo fratello don Pietro Forzenigo, irriducibili antifascisti, è di aperta ostilità soprattutto per quanto riguarda il movimento giovanile: “hanno espulso dal circolo cattolico locale due avanguardisti, Brusetti Francesco e Sala Candido, asserendo non potere essi far parte dell’organizzazione cattolica, e ponendo loro il caso di coscienza: o fascisti o cattolici. Risulta inoltre che gli stessi si sono pure tempo fa rifiutati di benedire il gagliardetto del fascio e la fiamma dell’avanguardia, adducendo il pretesto che il Codice di diritto canonico vieta d’impartire la benedizione di vessilli rappresentanti partiti politici. Come pure in tutte le cerimonie di carattere ufficiale, ignorano deliberatamente l’esistenza delle autorità politiche e l’Associazione combattenti, non inviando loro alcun invito ufficiale”. Nel fascicolo sono conservate anche le dichiarazioni firmate dai due giovani citati. Diffidato l’11.7.1928. Morto a Villa d’Ogna il 23.2.1934. (L. Citerio, R. Vittori)