Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Casnigo (Bg) il 12.7.1898, simpatizzante socialista, operaio, ha compiuto la terza elementare. Nel 1915 emigra per circa sei mesi in Francia, dove ritornerà anche in seguito. Sposato con Ernesta Scaburri, non ha figli e presto rimane vedovo. Partecipa alla prima guerra mondiale, arruolato il 15.3.1917 nel 5° Reggimento Alpini, Battaglione Edolo, 52a Compagnia. Presta servizio anche in un reparto d’assalto, viene ferito e il 20.12.1918 viene inviato in licenza di convalescenza per un anno. Già il 13.1.1919 viene denunciato per violenza e resistenza ai Cc, mentre il 13.3.1921 viene denunciato per reato “contro la libertà del lavoro”. Nel 1921 si iscrive all’Associazione Mutilati e Invalidi di guerra. Tra il 1921 e il 1926 è sottoposto ad altri 6 diversi procedimenti giudiziari, quasi tutti relativi a questioni di ordine pubblico (resistenza e ferimento di un carabiniere, schiamazzi, porto abusivo di armi e sparo nel centro abitato di Vertova, ecc.). La sera del 23.3.1924, come riferisce il giorno successivo la Sotto-prefettura di Clusone (Bg) alla Prefettura di Bergamo, un gruppo di circa 15 fascisti si reca a Casnigo e lo sottopongono a pestaggio, provocandogli lesioni guaribili in 10 giorni. La notte del 14.9.1925, armato di fucile, insieme al cugino Dionisio Franchina armato di rivoltella ed entrambi senza porto d’armi, dopo aver bevuto in parecchie osterie, scorrazzano ubriachi per Vertova (Bg) sparando vari colpi e minacciano a mano armata alcune persone ritenute fasciste. Insieme al cugino Dionisio viene arrestato il 19.9.1925 dai Cc e denunciato per canti sediziosi, sparo di armi in abitato, porto abusivo di armi e disturbo della quiete pubblica. Nel 1926 si reca in Francia, a Livry-Gargan (dipartimento Senna-Saint-Denis, regione Île-de-France), anche per sottrarsi ad una condanna. Rientrato in patria, si reca più volte in Francia nel corso degli anni Trenta per lavoro. In RF nel 1929. Torna in Francia il 15.12.1939, a Les Pavillon-sous-Bois (dipartimento Senna-Saint-Denis, regione Île-de-France), dove già aveva risieduto in precedenza, ma è costretto a rientrare nel 1940 con l’inizio delle ostilità militari tra Francia e Italia. Nel 1943 si trova per lavoro a Bolzaneto (Ge), dove lavora come tornitore meccanico nei cantieri Ansaldo. Radiato nel 1943. Nel fascicolo sono conservati due suoi diversi ritratti fotografici. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)