Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Casnigo (Bg) il 7.2.1874, dove risiede in piazza Umberto I°, contadino e mandriano. Sposato, rimane vedovo con tre figli a carico, dei quali la figlia Tranquilla lavora come filatrice nel cotonificio G. Dell’Acqua di Gandino (Bg). Viene condannato per offese a Mussolini perché il 28.7.1930, seduto in un locale pubblico di Gandino osservando una partita di bocce di un gruppo di fascisti della Mvsn, al momento in cui uno dei militi sta per tirare la sua boccia, Franchina gli dice: “tira alla testa di Mussolini, dai, dai che ci porta alla rovina, spaccagli la testa”. Il capo squadra della Mvsn invita Franchina ad andarsene e telefona ai Cc di Gandino per informare dell’accaduto e i Cc lo denunciano il 30.7.1930. Per questo, con sentenza del Tribunale di Bergamo del 18.4.1931 viene condannato a 3 mesi di carcere e a pagare le spese di giudizio di 250 lire. Nella stessa circostanza viene anche diffidato. Nel fascicolo è conservata una sua fotografia in doppia posa. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)