Forcella Zeffiro, detto Mario


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n. busta
45
n. fascicolo
1379
Primo estremo
1933
Secondo estremo
1942
Cognome
Forcella
Nome
Zeffiro
Altri nomi
detto Mario
Presenza scheda biografica
no
Luogo di nascita
Data di nascita
1892/03/28
Livello di istruzione
diploma
Professione
ragioniere
Collocazione politica
Profilo sintetico riassuntivo
Nato il 28.3.1892 a Calcio (Bg) ragioniere, sospetto politico. Quando ha un anno, il 2.12.1893 la sua famiglia lascia Calcio. Il 16.11.1931 viene colpito da un mandato di cattura emesso dal Giudice Istruttore di Milano perché inquisito per contrabbando di stupefacenti e spaccio clandestino di cacciagione, mandato poi revocato il 4.7.1933 in seguito ad amnistia. Secondo una nota riservatissima della Prefettura di Milano dell’8.11.1933, Forcella sarebbe giunto a Milano da pochi giorni insieme alla moglie e due figli proveniente da Istanbul, lo si sospetta di spionaggio. In RF per arresto, n. 2873. Il 18.6.1936 a Parigi viene arrestato dalla polizia insieme ad altri e trovato in possesso di documenti provenienti da alcuni furti, in particolare alcuni passaporti, tra i quali passaporti italiani lavati. Forcella usa numerosi pseudonimi: Lorenzetti, alias Joret, alias Bigozzi, alias Visconti Lodovico, nato il 28.3.1892 a Calcio. Nel corso della perquisizione vengono trovati fra gli altri un passaporto greco e uno egiziano portanti entrambi la fotografia di Forcella, oltre ad alcuni bolli dei Consolati italiani di Parigi, Lille e Reims. Il console di Lille, grazie ad un segno particolare appositamente lasciato dai funzionari del Consolato per poter riconoscere eventuali falsificazioni, identifica il bollo trafugato nei suoi uffici nella notte tra il 20 il 21.4.1935. Con una nota del 10.1.1937, il prefetto Motta di Milano informa i Ministero dell’Interno - Direzione Generale di Ps, la Polizia di frontiera e i prefetti di Bergamo, Udine, Napoli che il 25.11.1933 o in altra data non risulta essere stato rilasciato alcun passaporto a Forcella. La Questura di Milano “nei primi dello scorso anno anzi rifiutò la concessione del passaporto al Forcella, individuo losco, attualmente colpito da mandato di cattura per correità in falso di atto pubblico, per avere determinato Verde Giuseppe ad alterare col falso nome di Domenico Arcieri il passaporto rilasciato dalla Questura di Palermo a Verde Giuseppe fu Natale. Nei confronti del Forcella, che attualmente dovrebbe trovarsi nelle carceri di Parigi, per rispondere di ricettazione, falso ed uso di falso, sono state esperite a suo tempo pratiche per l’assegnazione al confino di polizia - sospese per la irreperibilità del predetto - per avere egli svolta attività contrastante con gli ordinamenti politici dello Stato e nociva comunque agli interessi Nazionali”. Nell’aprile 1937 Forcella risulta espulso dalla Francia e la Direzione Generale di Ps cerca di saperne le ragioni, di avere tutte le informazioni possibili su Forcella e di ottenerne la fotografia. Il 20.4.1937 il prefetto di Milano invia a Roma e alla Prefettura di Bergamo copia della fotografia di Forcella, lo stesso accade da parte del prefetto di Como il 26.4.1937. Nel giugno 1939 il questore di Milano, Laino, chiede di rintracciare Forcella e arrestarlo, ma la richiesta non è destinata ad essere soddisfatta per l’abilità mostrata da Forcella nello svincolarsi dai guai. Un’informativa del Ministero dell’Interno e indirizzata al prefetto di Bergamo e al Ministero della Guerra, in particolare al Sim, il servizio segreto militare, comunica quanto riferito da una fonte spionistica. Pur essendo stato arrestato il 10.6.1940, secondo l’informatore Forcella, “che vantava aderenze presso il Deuxiéme Bureau, sorprendendo la buona fede del Colonnello italiano e invocando la falsa qualità di impiegato al Consolato cinese a Marsiglia, è riuscito a farsi inviare in detta città”. Nell’agosto 1942 risiede a Parigi, rue Pauquet 10 e chiede, come riferisce il Ministero dell’Interno al Comando Supremo del Sim, alla Polizia Politica di Roma e al prefetto di Bergamo il 13.8.1942 “il rilascio di un passaporto onde essere in possesso di un documento italiano da esibire, ad una eventuale richiesta, a queste autorità francesi ed a quelle germaniche, per conto delle quali ultime lavora. Da questi atti il Forcella appare immune da precedenti politici: risulta tuttavia che lo stesso è stato condannato per contrabbando di valuta ed assegnato al confino di polizia per anni cinque, pena secondo quanto afferma l’interessato sarebbe stata coperta da amnistia. Il predetto figura tuttora iscritto in RF per l’arresto”. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)
Familiari
Forcella Giuseppe (padre)
Nato nel 1862, brigadiere.
Pagliari Clotilde (madre)
Luoghi di residenza
Calcio Lombardia Italia (1892/03/28 - 1893/12/02) Istanbul Turchia Parigi Francia
In rubrica di frontiera
Informazioni
n. 2873
In bollettino ricerche
no
Esclusione dallo schedario
no
Documentazione allegata
fotografia da documento identificativo (2 fotografie (riproduzioni);) fotografia da documento identificativo (1 fotografia (riproduzione))