Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Nembro (Bg) il 14.3.1892, sospetto politico, rivenditore di generi di privativa ad Albino (Bg), fascista dissidente. Nel fascicolo sono raccolte alcune testimonianza di fascisti di Albino, che riferiscono episodi diversi nei quali, tra il settembre e l’ottobre 1942, mostrano l’insofferenza di Foresti nei confronti della situazione complessiva determinata dalla guerra e, di conseguenza, dal fascismo. Emblematica è la testimonianza del 30.10.1942 di Luigi Bottanelli di Albino:
“Lunedì scorso 26 corrente ebbi occasione di trovarmi sul tram che parte da Albino alle ore 15, sul quale oltre ad altre persone prese posto il sig. Foresti Angelo. Durante il percorso questi ebbe ad esporre in un primo tempo quanto gli era accaduto a Milano durante il suo viaggio di nozze, in seguito al noto bombardamento verificatosi nella giornata prima e nella serata poi del sabato 24.corr. Dopo di aver esposto alcuni fatti particolari il predetto Foresti volle azzardare alcune considerazioni sulla condotta della guerra. Continuava poi in tono abbastanza alto che sarebbe ora di finirla di fare soffrire la gente, che piuttosto di andare avanti in questo modo sarebbe meglio che i tedeschi, quando l’hanno ferito nella scorsa guerra mondiale, avessero preso la testa anziché solo un dito…. Così non si può più vivere…. Proseguiva sostenendo poi che saranno stati i nostri, come al solito ad andare a bombardare delle città, perché i nostri sono sempre i primi… che bella umanità… e poi pretendono che questi atti non abbiano delle ripercussioni… è ora di finirla”. Diffidato il 23.11.1942 dopo che in precedenza è stato, come scrive il segretario federale Gino Gallarini alla Questura di Bergamo il 9.12.1942, “opportunamente sanzionato da alcuni combattenti e legionari. E’ opportuno, però, che al medesimo sia tolta la licenza di privativa e generi diversi, dato che il suo locale è diventato ricettacolo di tutti coloro che intendono sfogare la propria bile contro il Regime e contro il Fascismo, certi di avere in lui un nuovo sicuro e fedele complice”. (L.. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)