Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Sarnico (Bg) il 18.1.1907, domiciliato a Legnano, autista, fascista, espulso dal Pnf nel gennaio 1929 per indegnità perché, come riferisce la Prefettura di Milano a quella di Bergamo il 7.4.1941, “faceva parte di un gruppo di elementi facinorosi, capeggiati dall’ex-segretario politico di quella sezione fascista. Tale gruppo composto di persone capaci di qualsiasi azione delittuosa, aveva con le violenze e con le minacce di gravi danni alle persone ed agli averi, stretta in un cerchio di ferro la popolazione di Legnano, la quale, persuasa che questi elementi tutto potessero osare e fare, perché forti di una vantata protezione politica, si lasciavano purtroppo imporre vessazioni di ogni genere. Per quanto nessun fatto specifico potesse essere attribuito al Fiumi, pure la voce pubblica lo designava quale uno dei più pericolosi cooperatori dell’ex-segretario politico, nell’opera nefasta da costui perseguita nella città di Legnano”. Per questo, la Commissione Provinciale di Milano il 2.2.1929 lo condanna al confino di polizia per 5 anni, ma già dopo pochi mesi, il 3.8.1929, viene liberato condizionalmente dal confino con un provvedimento di Mussolini. Radiato dal novero dei sovversivi nel 1931, nello stesso anno viene riammesso nel Pnf. Nel novembre 1940 si arruola volontario nel Battaglione CC.NN. della 26a Legione Mvsn e nell’aprile 1941 si trova in Albania. Radiato definitivamente nel 1941. Nel libro di Richard J.B. Bosworth, L’Italia di Mussolini 1915-1945, uscito da Mondadori nel 2007, Fiumi viene citato come uno spregiudicato ‘malavitoso’ che a Legnano è l’autista personale di Roberto Ciniselli, il quale dal 1927 viene nominato commissario politico fascista di Legnano, ma che con i suoi uomini, dopo aver taglieggiato, ricattato e pestato molte persone, viene espulso dal partito e condannato al confino, salvo poi, come appunto Fiumi, beneficiare presto di un’amnistia. Cpc, b. 2089, 1929-1941. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)