Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Spirano (Bg) il 17.1.1896, dove risiede in via Sottoportico, ha fatto la seconda elementare, come contadino conduce in affitto 15 pertiche di terreno, ha tre sorelle sposate a Spirano. Durante la prima guerra mondiale presta servizio militare in Fanteria, dove il 9.9.1918 viene denunciato per diserzione, poi amnistiato. Il 14.10.1925 i Cc di Urgnano lo denunciano “per offese al Re e vilipendio alle istituzioni costituzionali”. Il 21.1.1927 la Pretura di Treviglio lo condanna a 4 giorni di arresto per lesioni. La stessa Pretura il 27.4.1927 lo condanna al pagamento di 100 lire di ammenda “per disubbidienza all’autorità”. Diffidato il 20.1.1928 perché, pur non lavorando, secondo la Questura e i Cc è un “vagabondo abituale” e passa il suo per lo più tempo nelle osterie e ubriacandosi spesso conduce un’esistenza al di sopra delle sue possibilità, pertanto ritenuto dedito ai furti, soprattutto di pollame e prodotti agricoli. Tra i 1932 e il 1935 sconta vari mesi di prigione per le condanne ricevute dai Tribunali di Treviglio, Bergamo e Brescia, sempre per furto. Tra il 1935 e il 1937 accumula altre 4 denunce per furto e ubriachezza tra Martinengo e Urgnano. La notte del 18.11.1937 per le strade di Spirano grida ubriaco “Abbasso l’Italia” e canta canzoni contro i carabinieri, smettendo solo quando una nipote, Maria Agostinelli, riesce a condurlo a casa. Il 28.11.1937 viene arrestato dai Cc e denunciato alla Commissione Provinciale per il confino di polizia, che giudica il suo caso il 20.12.1937 dopo aver avuto dal Ministero dell’Interno, il 6.12.1937, l’autorizzazione ad infliggere la condanna al confino. Nella circostanza Foglieni dice di essere stato in manicomio, di essere dedito al vino “e quando bevo non rammento che cosa accade di me”, aggiunge poi di non sapere per quale motivo si trovi davanti alla Commissione, la quale lo condanna ad un anno di confino politico. Il 2.1.1938 con un telegramma il Ministero dell’Interno comunica che la destinazione del confino è la località di Tricarico (Mt). Nel frattempo si concludono due processi contro di lui per reati commessi prima della condanna al confino, entrambi per furto aggravato, uno al Tribunale di Bergamo e l’altro al Tribunale di Milano, che prevedono il primo una condanna di 8 mesi di carcere e il secondo di 3 anni di carcere e 3600 lire di multa. Il processo in corso contro di lui a Milano per il reato di furto aggravato, avvenuto in correità con altri nel febbraio 1937, ritarda il suo trasferimento a Tricarico, in vista del quale l’11.2.1938 viene scattata nei locali della Questura di Bergamo una sua fotografia in doppia posa, riprodotta in più copie dal fotografo Alessandro Terzi di Bergamo e conservata nel fascicolo. Il 24.2.1938 dalle carceri giudiziarie di Bergamo viene affidato ai Cc per la sua traduzione a Tricarico. Il 29.1.1942 viene liberato dal carcere di Cagliari, dove ha scontato 4 anni di carcere per i furti prima citati, e ritorna a Spirano presso una sorella. Il 12.8.1947 viene incluso con la qualifica di apolitico nell’elenco dei confinati politici durante l’ex-regime fascista. Cpc, b. 2100, 1937-1942. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)