Profilo sintetico riassuntivo
Nato a Caravaggio (Bg) il 31.7.1886, dove risiede in via Spartaco, contadino, socialista massimalista. Il 28.8.1904 viene denunciato dai Cc di Caravaggio per furto e nel maggio 1905 è condannato a 6 giorni di reclusione con la condizionale. Nel luglio 1923 viene arrestato per propaganda ‘sovversiva’, nell’agosto 1923 è segnalato quale capolega della locale cooperativa socialista. In una nota dei Cc di Treviglio del 2.12.1926 indirizzata al comando dei Cc di Bergamo, Ferri viene presentato così: “politicamente proviene dal partito comunista del quale era tesserato. Egli, nel periodo rosso, era uno dei sovversivi più scalmanati tanto che nelle giornate rosse di Caravaggio nelle quali squadre di cittadini armati avevano bloccato il paese, il Ferri capeggiava un folto gruppo di suoi compagni con i quali minacciò i benestanti del luogo carpendo firme di sottoscrizione per il prestito Pro-strade al grido di ‘Abbasso i signori’. Il ripetuto Ferri, conosciuto in paese col nomignolo di ‘Misiano’, era socio della cooperativa social-comunista di Caravaggio e fece pure parte delle guardie rosse allora istituite”. Nella stessa nota, viene proposta per lui l’ammonizione perché, pur essendosi appartato dalla vita pubblica “per evidente paura dei fascisti”, non ha smesso di frequentare i suoi compagni di militanza politica e tale fatto, secondo i Cc, dimostra “come il Ferri non possa estraniarsi dai suoi compagni di lotta, eppertanto l’Arma lo tiene d’occhio spiandone ogni atteggiamento”. Pur non vendo a disposizione prove certe di attività politica da parte di Ferri, “è convinzione che, clandestinamente, si dedichi alla propaganda spicciola fra gli operai che con lui si recano in Milano per ragioni di lavoro”. Il 21.5.1927 si trasferisce a Limito (Mi), dove lavora come manovale per il Comune. In un appunto manoscritto del 3.3.1928, il questore di Bergamo, indirizzandosi alla Questura di Milano, lo definisce comunista e scrive che Ferri “è un pregiudicato in linea di furti e politicamente militava nel partito comunista ed era uno dei più scalmanati tanto che nel periodo rosso capeggiava un gruppo di armati del comune di Caravaggio incitandoli all’odio di classe”. Nel 1933 lavora come venditore ambulante di polli. Muore a Milano il 8.4.1934. (L. Citerio, G. Mangini, R. Vittori)